Educazione omo all’infanzia?

di Rita Occidente Lupo

Bambini, depressi già in tenera età. Giovani a caccia di diversivi, nelle grinfie stupefacenti anche bulliste. Nota distintive di una generazione che, nel nostro millennio, ignora l’ebbrezza da “tempo delle mele”. L’educazione confusa, disparata, finisce per disorientare, con fughe in avanti, che sgomentano stabilità. Un tempo, non solo si credeva che i bebè nascessero sotto i cavoli e che fosse il becco lungo della cicogna, a porgere il fagottino già confezionato per culla e carrozzina, ma che  anche l’infanzia, propedeutica ad un’adolescenza quanto più possibile gioviale, con punti di riferimento genitoriali. Dalle pareti domestiche, tra quella famiglia patriarcale, in cui l’alternanza generazionale incuteva rispetto. Tra grani di saggezza, al desco comune, sbriciolati con l’incenso nel braciere, le serate invernali. La scuola, autorevole. A volte, con metodi repressivi, mitigati nella deamicisiana Maestrina dalla Penna Rossa. Il maestro contemporaneo, scorciato nel Duemila, tra le conflittualità del cambio d’epoca, pur rimanendo ancorato a principi e valori, senza redini all’inventiva “Io speriamo che me la cavo”: sorridendo alla spontaneità spicciola, che specialmente in alcuni anfratti urbani, schizzata di voglia di vivere partenopea. Un’accelerata, d’inizio millennio, in nome di scalpitanti diritti civili, con una babele destabilizzante. La cronaca non cessa d’inseguire unioni omo, qua e là legittimate per il mondo, puntando il cannocchiale su adozioni anche di single ed inseminazioni contro natura. Di questo trattasi nel momento in cui una coppia omo, decide non solo di voler legittimare il proprio vincolo matrimoniale, ma di volersi sentir famiglia a tutti gli effetti, con tanto di prole a carico…a qualunque costo! La legalità di un nucleo genitoriale no etero, quanto le associazioni di categoria tentano di spacciare per naturale! Paradosso, proprio questo: sfigurata la dinamica umana, alterata la concezione di famiglia, prole in arrivo adattata all’uopo!Educata ed allevata non più al Metodo Montessori, solo per citarne qualcuno, bensì alle nuove istanze sociali. A Venezia, che scivola sulle caricature carnevalesche, tra vicoli sonnacchiosi e gondole lagunari, un’iniziativa storpiante. La distribuzione di opuscoli e fiabe nella Scuola Primaria, con personaggi e contenuti orientanti all’omosessualità. Ancora accentata identità di genere, peana in ogni tempo, adatto in ogni situazione, addirittura ai grembiulini bianchi: l’innocenza da confondere, nell’orientare alla nuova dinamica di genere. Dal rispetto dei diritti sociali, all’imposizione della sessualità neutra, per dirla alla tedesca, ne corre! Ma nessuno riesce più ad alzare i toni a riguardo, giacchè il dibattito insisiste soltanto sul diapason “Omofobia!” Non questa la parità dei diritti nè tantomeno l’assist con cui far lievitare l’autonomia innocente. Senza paletti, regole, morale, obiettività nel dicotomico bene-male, legale-corrotto, giusto-scorretto, le nuove generazioni sbandate ed approssimative in ogni comportamento. Spesso avulse da un rigore morale, che anche se apparentemente duro, col tempo foriero di formazione caratteriale. Nessun stupore l’opzione per il proprio sesso, spesso nel corso di una vita vissuta etero. L’orientamento muta, come le stagioni, diventando un gap per quanti non riescono più a ritrovare la propria identità anche sessuale, nei rapporti con partner etero. Su crescita caratteriale,  differenza sessuale e psicologica nella coppia, specificità personale, nel vivere un legame, tabù. Mentre kilometrica la mole single, per il partner compatibile etero, lievitante quella opposta! Ora, anche la Serenissima, con un suo colpo di grazia:  una trovata amministrativa discutibile, tutt’altro che emancipante, decisamente sortisce un effetto devastante su minori da crescere con idee chiare, su binari esplorativi sui quali far correre non cittadinanza e Costituzione astratti, ma sane regole di vita civica ogni giorno!  S’inizierà ad educare alla Normofobia!

2 pensieri su “Educazione omo all’infanzia?

  1. “Sarà quel che sarà”, recita una bellissima canzone. ma a me pare che il mondo si stia muovendo in fasi di intollerabili schiribizzi. Quale sarà il futuro del mondo? Certo , la vita degli esseri umani ha i propri problemi, per i quali non si riesce a farsene una ragione. Eppure il fenomeno , di cui la gentile dottoressa N.D. Rita Occidente Lupo ne fa una ottima esposizione ben dettagliata , esiste . Direi che il problema non è di oggi, ma è sempre esistito da che mondo e mondo, solo che, le nuove generazioni interessati stanno uscendo allo scoperto, mirando soprattutto ad avere pari diritti come le naturali coppie di sposi. Ciò , a parer mio, sarebbe anche accettabile, visto il progresso che si è fatto dei diritti dei cittadini, ma resta sempre il fatto che ogni tipo di anomalia non debba diffondersi nella mente delle nuove generazioni , altrimenti diverrà cosa acquisita e si diffonderà maggiormente lo squilibrio che pare si stia troppo velocemente diffondendo nel mondo. Allora dieri di fare meno chiasso e di fare ciò che realmente bisogna fare. Ma , ripeto , si facciano le leggi, ma cautamente senza euforia e senza cantare vittoria su un problema eternamente irrisolto .Mi scuso se la penso a modo mio e colgo l’occasione di abbracciare, serenamente tutti, indistintamente. Alfredo.

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