Salernitana, un pari esterno fondamentale per la risalita

Maurizio Grillo

Un pari esterno raccolto in extremis contro una compagine meglio piazzata in classifica ha il sapore di una mezza vittoria. Il calcio è strano: la Salernitana ha segnato quando ormai la gara, il cui equilibrio era stato spezzato da un gol a dir poco fortunoso, sembrava essersi incanalata secondo un preciso binario, sebbene i granata fossero stati schierati in campo da Gregucci con un modulo ultra offensivo. Nonostante il gran numero di calciatori d’attacco contemporaneamente in campo, l’uomo della Provvidenza si è rivelato, però, essere un difensore arcigno e tignoso, capace anche di andare a segno alla terza presenza in maglia granata: Alberto Bianchi, sponsorizzato dall’amico ed ex granata Ighli Vannucchi, ha, infatti, segnato un gol prezioso in Zona Cesarini. Il gol siglato dall’ex Ascoli è la dimostrazione che avere tante punte in campo non significa avere la matematica certezza di segnare con una di queste, soprattutto se le ultime dimostrano di avere le polveri bagnate o di essere meno incisive rispetto a sette giorni prima. Mendicino ha tentato e riprovato la battuta a rete, ma ha avuto poca fortuna, idem Foggia, incapace di sbloccarsi ma autore dell’assist vincente, Gustavo si è visto sbarrare la strada da Testa nel primo tempo, mentre Mancini è apparso sotto tono, reo di troppi errori di misura nei passaggi. Il risultato finale è il più giusto che potesse scaturire dall’andamento dell’incontro: L’Aquila non meritava di vincere un match nel quale non ha fatto nulla per legittimare adeguatamente la concreta possibilità di portare i tre punti a casa. Pestrin è stato una piacevole sorpresa, ma, se con Montervino la capacità di interdizione ha visto innalzarsi il proprio tasso, si è palesato qualche limite nella costruzione del gioco, derivante dall’asfissiante marcatura sul mediano romano. La difesa nuova di zecca non ha demeritato al cospetto di uno dei più temibili tridenti del girone: il pacchetto arretrato ha pagato l’unica disattenzione della gara subendo una rete in maniera rocambolesca. Corsi e ricorsi storici: anche all’andata gli abruzzesi segnarono più o meno alla stessa maniera. Quattro punti in due gare sono un buon inizio per Gregucci, ma, se si crede che il più sia stato fatto, allora ci si sbaglia di grosso. Occorre lavorare sodo per migliorarsi e acquisire una precisa fisionomia di gioco. Gregucci sta lavorando bene, il malato Salernitana è sulla via della guarigione, ma la conclusione del periodo di convalescenza passa inevitabilmente per il mantenimento dell’imbattibilità. I granata hanno fermato l’emorragia di sconfitte esterne, riprendendo a far punti fuori dall’Arechi: l’auspicio è che questo 1-1 possa rinvigorire ulteriormente le speranze della squadra.