Brescia: Comitato pazienti stamina diffida Ospedali Civili

Il comitato art. 700, dei pazienti collocati nella lista di attesa per il trattamento Stamina, si accoda alla diffida presentata dal Movimento dei pazienti in cura a Brescia. “Trattasi dell’ennesimo atto dovuto dopo che i medici hanno dichiarato di astenersi dal praticare detto trattamento per motivi non ancora ben chiari: motivi di coscienza etica professionale?. Una scelta alquanto tardiva e comunque irricevibile. Un atto illegale, deplorevole e eticamente discutibile dopo che gli stessi medici hanno attestato l’assenza di effetti collaterali e in alcuni casi i miglioramenti avuti dai pazienti; si, in alcuni casi, come è ben noto, visto che i veri miglioramenti sono certificati dai medici di tutta Italia in quanto le valutazioni, da Marzo 2013, nel nosocomio bresciano, si sono interrotte producendo, perciò, cartelle cliniche vuote; quelle arrivate al Ministero. Lo sciopero dei camici bianchi rappresenta l’ennesimo escamotage ordito sulla pelle dei pazienti ( ordito o ordinato) per bloccare le cure attualmente in corso e rubare definitivamente ogni speranza a chi ancora la ripone in Stamina quale unico rimedio disponibile per combattere patologie, che ripeteremo all’infinito, non hanno alcuna altra valida alternativa terapeutica. L’astensione, tuttavia, può essere letta come l’ennesimo effetto della campagna intimidatoria e di caccia alle streghe a cui i medici bresciani non potevano che subire conseguenze dirette. Chi osa difendere, praticare, solo pensare di interessarsi a Stamina, rischia molto. E’ quello che sta accadendo nel nostro Paese. Se sei contro, ti salvi. Se sei possibilista o addirittura pro, sei finito: “pensa alla famiglia”, sembrerebbe leggere tra le righe anche in questa vicenda;  sei ti fai fatti tuoi, tutto di guadagnato. Muoiono anche i malati nella vana attesa; 8 i decessi in lista di attesa nel 2013, 1 appena 2 giorni fa; muore la speranza; muore la fiducia in uno Stato che ha deciso di voltare lo sguardo altrove, eccezione fatta per le farse e i teatrini messi su ad arte. Ma il termine “pazienti” resta il vero latitante di tutta la sagra. Il comitato dei pazienti in lista ancora una volta diffida gli Spedali di Brescia a non fermarsi e a sbloccare la lista di attesa, a far accedere nuovi pazienti, e invita tutte le istituzioni a vigilare affiche’ i diritti dei pazienti vengano rispettati. Il giorno 30 Gennaio la diffida sarà recapitata direttamente anche in Regione Lombardia da parte della delegazione lombarda del comitato, congiuntamente alla notifica dell’avvenuta costituzione del comitato e l’ennesima reiterata richiesta di essere ricevuti e ascoltati. Una Regione che invece di mostrare imbarazzo “dovrebbe essere fiera e orgogliosa di aver offerto una possibilità ai malati, di aver migliorato le condizioni cliniche di tanti pazienti, di avere avuto compassione per chi non ha alternative”,  parole del papà di Celeste, la piccola affetta da SMA1 che ha tanto beneficiato della cura Stamina. Il trattamento da effetti migliorativi, funziona davvero, ci sono i medici che lo attestano, le famiglie che lo testimoniano; ragioniamo, approfondiamo, non blocchiamo, lasciate che la magistratura si occupi se ci sono state irregolarità, non sconfiniamo, le istituzioni svolgano il loro compito,  la politica faccia il suo lavoro, i medici pure. In caso contrario la nostra azione continuerà in ogni sede opportuna visto l’appalesarsi dei gravi reati Pretendiamo risposte, pretendiamo soluzioni, pretendiamo il rispetto delle sentenze. Diversamente non ci è concesso”.