Roma: M5S su contributi scolastici non obbligatori

A breve nelle Scuole di ogni ordine e grado della nostra Provincia si avvieranno le iscrizioni alle prime classi. Tali iscrizioni devono essere effettuate esclusivamente online mentre sono disposte d’ufficio le iscrizioni alle classi successive. E’ però accaduto e sta succedendo anche in questi giorni che i genitori degli studenti vengano invitati a recarsi nelle Scuole per completare l’iscrizione mediante il versamento di un contributo scolastico, che può andare dai 20 ai 150 euro. Quello che a volte viene fatto passare come un contributo obbligatorio che determina l’accesso ad alcune attività scolastiche o all’uso di laboratori e materiale didattico non è tale. Chi dovesse affermare il contrario, dichiarerebbe il falso compiendo un reato. Per questa ragione i genitori degli studenti devono essere preventivamente informati adeguatamente: quelle che devono essere versate alla scuola pubblica sono le tasse scolastiche erariali, ma solo per le classi quarte e quinte. Le scuole possono solo invitare le famiglie, successivamente all’iscrizione, al versamento di ulteriori contributi che devono essere utilizzati esclusivamente per l’arricchimento dell’offerta formativa e non per l’acquisto di materiale amministrativo. Tali contributi, anche se deliberati dal Consiglio d’Istituto, sono volontari così come viene ribadito nella Nota del Miur n.593 del 7 marzo 2013. I Dirigenti scolastici, che hanno sostenuto e coperto le politiche di immiserimento materiale e culturale della scuola, adesso stanno provando a scaricare sulle famiglie i costi dei tagli criminali perpetuati contro la Scuola pubblica, anche utilizzando metodi discutibili e discriminatori nonché lesivi del diritto allo studio, costituzionalmente garantito. Famiglie e studenti devono ottenere informazioni chiare sulla destinazione dei contributi richiesti e trasparenza sul loro uso esigendo i preventivi di spesa e il rendiconto finale. Su questa vicenda, i cittadini portavoce in Parlamento del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. A presentarla saranno i cittadini portavoce alla Camera Silvia Giordano, Luigi Gallo, Vega Colonnese e Angelo Tofalo.