Medjugorje: autentiche apparizioni?

 di Rita Occidente Lupo

Le apparizioni di Medjugorje chiudono il dossier. Dal lontano 24 giugno 1981, un continuum di segni e messaggi a sei veggenti. La collina delle visioni, in quella terra slava martoriata anche dall’odio etnico, con segni nel cielo. Finora, il Vaticano, in silenzio. Prudenza, l’invito reiterato, affinchè non l’allucinazione collettiva o la fantasia popolare animanti il misticismo. Transitato anche per giorni bui per lo stesso sacerdote, padre Tomislav Vlasic, pioniere coi veggenti di una fede contemporanea da incarnare. Aperta la dettagliata Commissione internazionale d’ inchiesta, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, chiuso l’incartamento che passa ora alla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede. In tanti ad accorrere nella terra slava, balzata come località mariana, accanto a Lourdes e Fatima nel nostro tempo. In tanti a dichiarare d’aver ricevuto conversione del cuore o d’aver visto segni nel cielo. Restando a fissare il sole a sguardo nudo. Di questo e di tanto ancora, in un Paese povero, si parlerà a lungo, prima che la Chiesa si pronunci ufficialmente.