Salerno: Spi-Cgil, Bertinotti presenta “La discorde amicizia”

Francesca Carrano

E’ stato presentato questa sera “La discorde amicizia”, libro scritto a quattro mani da Riccardo Terzi e Fausto Bertinotti. Voluto da SPI CGIL  e  moderato dal Segretario Generale SPI Salerno Lino Picca, l’evento è stata l’occasione per discutere con gli autori del destino della sinistra. Sono intervenuti il Prof. Massimo Adinolfi filosofo e docente all’Università di Cassino e il Prof. Carmine Pinto storico e docente all’Università di Salerno. “Lo SPI ha voluto l’incontro perché sente il vuoto di una sinistra che non c’è più”- ha detto Picca-“e vuole riunire insieme il comune sentire delle diverse anime che la compongono”. Il libro raccoglie uno scambio epistolare, dieci lettere e due conversazioni finali, tra Fausto Bertinotti e Riccardo Terzi e analizza il periodo che va dalla nascita del governo Monti  alle elezioni politiche del 2013. Finalità del libro è evidenziare la necessità per la sinistra di organizzarsi come un campo plurale, nel quale sappiano convivere e intrecciarsi le diverse culture politiche. Il comune punto di partenza è la chiara percezione della sconfitta culturale e sociale che la sinistra ha subito a partire dagli anni ’80 con il conseguente cedimento strutturale di tutti i suoi tradizionali punti di forza. Si prospetta la necessità di un lungo lavoro di ricostruzione, ed è su questa prospettiva che si confrontano, in un dialogo serrato, i due autori, cercando di individuare una possibile via d’ uscita dalla crisi. Bertinotti si concentra sul fallimento della sinistra europea, “oggi”- dice l’ex Segretario-“le condizioni  economiche e sociali, culturali e politiche sono devastanti”. La sinistra di  cui parla Fausto Bertinotti è il movimento operaio. La tesi del libro è che non esiste una sinistra nella società ma solo nella politica, ed è questo il problema da affrontare. Parla di mutazione genetica Bertinotti al riguardo, intendendo proprio la trasformazione della sinistra da movimento operaio  a forza di governo. E’ una sconfitta, un fallimento quello descritto  nel libro, a  cui  non si può  rimediare con aggiustamenti. Unica possibilità è ricominciare con la consapevolezza che non si può più continuare a essere sinistra elettorale che  punta solo a vincere e governare,  snaturandosi. La crisi economica che sta attanagliando l’Europa ha posto le basi  e le condizioni per la creazione e l’imposizione del nuovo capitalismo. Letta come Monti. Missione della sinistra è  tornare a parlare alla classe operaia, contestare il nuovo capitalismo e tornare alle  origini, superare  “una discorde amicizia”  insomma.

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