Ascea: mare d’inverno, edizione speciale Spiagge e fondali puliti

Buste di plastica, bottiglie, mozziconi di sigarette, lattine abbandonate lungo la spiaggia di Ascea. Decine di sacchetti di rifiuti sono stati raccolti e differenziati questa mattina da oltre 250 ragazzi coinvolti nell’iniziativa “Mare d’Inverno – Spiagge e fondali puliti”. Una giornata di volontariato e di sensibilizzazione per ribadire che le spiagge e i fondali marini vanno difesi per tutto l’anno, non solo durante i mesi estivi e di maggiore presenza di turisti, promuovendo la salvaguardia delle bellezze naturali locali e per diffondere le buone pratiche di sostenibilità ambientale. L’appuntamento è stato promosso nei pressi della spiaggia di Ponente di Ascea, da Legambiente Campania, Assotour (Associazione Operatori del Turismo e Ricettività) del Golfo di Velia e dal Museo del Mare di Pioppi, con il patrocinio dei Comuni di Ascea, Casalvelino e Vallo della Lucania, e in collaborazione con Biodistretto, CilentoTurismo.it e il Poseidonia beach club di Ascea. Presenti, tra gli altri, il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo e i sindaci di Pollica, Stefano Pisani, e di Vallo Antonio Aloia. La giornata ha visto il coinvolgimento di quattro Istituti Scolastici del Golfo di Velia, con l’obiettivo di far sentire protagonista, per una mattinata, ogni singolo bambino e permettergli di regalare un atto d’amore ad una spiaggia, tra le più belle e vaste del Cilento. Infatti, grazie al supporto dei volontari del Museo del Mare di Pioppi, i bambini hanno svolto dei lavoratori didattici legati al mare e alla spiaggia, aventi come obiettivo la divulgazione e la comprensione dell’importanza della duna e delle specie psammofile. Agli insegnanti è stato consegnato del materiale utile a svolgere attività didattiche, legato al tema ambientale, anche all’interno delle aule scolastiche fino alla fine dell’anno scolastico. Poche sorprese dalle tipologie di rifiuti raccolti. Sono le solite: mozziconi e filtri di sigarette in primis, seguiti da bottiglie e sacchetti di plastica e lattine. Un bottino in linea con i risultati degli studi internazionali più recenti sulla spazzatura in mare. Diverse fonti concordano sul fatto che la plastica rappresenta il principale rifiuto rinvenuto nei mari, attestandosi secondo l’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) sul 60-80% del totale dell’immondizia trovata nelle acque, con punte del 90-95% in alcune aree. Sono invece 500 le tonnellate di rifiuti in plastica che complessivamente galleggiavano nel Mediterraneo nell’estate 2010 secondo l’Istituto francese di ricerca sullo sfruttamento del mare (Ifremer) e l’Università di Liegi: la concentrazione di frammenti plastici riscontrata a largo di Spagna, Francia e nord Italia superava addirittura quella dei cosiddetti “continenti spazzatura” presenti nell’Oceano Pacifico e Atlantico. Quella più alta era nel nord del Tirreno e a largo dell’Isola d’Elba con 892.000 frammenti plastici per km2, rispetto ad una media di 115.000.“La nostra speranza è che un giorno non troppo lontano non sia più necessario andare a raccogliere spazzatura gettata in mezzo alla natura, sui litorali o direttamente in mare – dichiara Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania -. L’ignoranza di chi abbandona i rifiuti va combattuta ancora, con forza, così come i comportamenti illegali. Difendere il bene comune e la bellezza nella nostra regione significa anche tutelare l’immenso e invidiato patrimonio paesaggistico e naturalistico delle nostre coste. E’ importante sentirsi tutti coinvolti, a partire proprio dai ragazzi delle scuole che questa mattina hanno partecipato con entusiasmo alla nostra particolare giornata di volontariato ambientale. Le nostre coste, le spiagge e il mare non vanno difesi e promossi soltanto durante i mesi estivi, ma nell’arco dell’intero anno. Non a caso, dunque, abbiamo voluto organizzare una tappa “invernale” della nostra ormai storica campagna “Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med”,  organizzata tutti gli anni l’ultimo fine settimana di maggio, in concomitanza con i volontari degli altri paesi che affacciano sul Mediterraneo”.