Roma: M5S, Tofalo, Copasir su scandalo Equitalia

“I membri del COPASIR del M5S, il deputato Angelo Tofalo ed i senatori Vito Crimi e Bruno Marton, hanno chiesto con estrema urgenza l’audizione del generale Arturo Esposito e di alti funzionari dell’AISI a conoscenza dei fatti relativi alla recente vicenda giudiziaria che coinvolge il commercialista Paolo Oliverio. L’archivio di questo faccendiere svela i rapporti riservati con alti prelati, funzionari dell’intelligence, militari della Guardia di Finanza, imprenditori e politici. Questo del fiscalista dei potenti che pilotava i controlli di Equitalia, è l’ultimo gravissimo caso che apre uno squarcio sul verminaio di corruzione, rapporti illeciti e trame segrete che coinvolgono anche l’agenzia delle cartelle esattoriali. Insabbiare o pilotare le verifiche fiscali su imprenditori e grandi società effettuate dalla Fiamme Gialle e influire sull’attività degli ispettori di Equitalia dovrebbe far imbestialire i cittadini onesti che non dormono la notte (qualcuno purtroppo arriva anche a gesti estremi) quando ricevono cartelle che non lasciano scampo. Esiste invece una lista di intoccabili che MAi riceveranno cartelle esattoriali e di cui Equitalia è obbligata a disinteressarsi. Il file esiste da anni e viene chiamato, nel gergo degli addetti Equitalia, “Disco per l’estate”, essendo conservato addirittura su CD. Inoltre, nella vicenda Oliverio, colpisce la facilità delle infiltrazioni mafiose nel sistema della riscossione (in questo caso si parla di ‘ndrangheta). Tempo fa fu subito archiviato un filone romano dell’indagine Mokbel/Phuncard su soggetti privi di incarichi in Equitalia o in società controllate che svolgevano attività di mediatori illegali con la complicità di alcuni dipendenti. Nel 2010 notizie di stampa riferirono di vip del mondo dello spettacolo e dello sport che avrebbero ricevuto un trattamento di riguardo dall’agenzia della riscossione. Alessio Villarosa, portavoce M5S Camera, chiese in un question time, a settembre scorso, al ministro Cancellieri “Se esistano i presupposti per l’esercizio dell’azione disciplinare, a fronte di quella che appare agli interroganti una scarsa efficienza della procura della Repubblica di Roma nell’indagare sul fenomeno gravissimo della sospensione illegale di cartelle esattoriali”. La risposta di Cancellieri fu serafica: per lei non c’era stato assolutamente niente di anomalo. Il caso di Oliviero apre quello che potrebbe diventare forse lo scandalo italiano più grande di tutti i tempi! Il M5S con i suoi membri del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, ben consci di entrare in un terreno pericolosissimo, approfondirà questo caso in ogni suo dettaglio!”