Cetara: “Il presepe vivente” pane, alici e tradizioni

Cetara fa un tuffo nel passato e si trasforma per dar vita alla magica atmosfera della seconda edizione de “Il presepe vivente tra le vie degli antichi mestieri”, sabato 28 e domenica 29 dicembre, dalle ore 19 alle 22. Un’idea nata dalla sensibilità dei ragazzi del Forum dei giovani di Cetara che hanno realizzato il progetto insieme alla Parrocchia San Pietro Apostolo, all’associazione C.A.S.T , al comune di Cetara, con il patrocinio della Pro Loco. Un suggestivo allestimento richiamerà un paesaggio tipico dell’800 nei vicoli cetaresi a partire da Piazzetta Grotta: verranno portati in scena i tradizionali personaggi biblici insieme ad alcuni degli antichi mestieri del borgo costiero. Così, accanto ai pescatori, ai contadini, ai portatori di limoni (figure ancora oggi presenti nello scenario lavorativo cetarese) saranno raffigurati quei mestieri ormai scomparsi, come i fabbri, le lavandaie, le cantuccine con il tombolo ecc.. Lo scenario sarà reso suggestivo dai canti del coro Gospel D’altro Canto e dalle musiche degli zampognari che allieteranno i visitatori mentre seguono il percorso che si snoda fra i vicoli del paese. La novità di quest’anno sarà il connubio con “Pane alici e tradizioni”, un’altra  recente tradizione cetarese, promossa dall’associazione CAST (Cetara Associazione per lo sviluppo turistico) che per l’occasione proporrà pane e alici, zeppoline, biscotti fatti a mano senza glutine. <<E’ un’iniziativa che tende alla valorizzazione di alcuni fra i bellissimi vicoli di Cetara – sottolinea il presidente Gennaro Castiello – e che costituiscono, in modo naturale, la scenografica del presepe vivente>>.<<Una manifestazione – afferma l’assessore alla cultura e turismo Angela Speranza – destinata a diventare un appuntamento culturale, oltre che religioso, in grado di attirare tanti turisti e nel contempo rappresentare un’occasione sentita per coinvolgere buona parte del paese, le varie associazioni, senza contare il ruolo importante nel nostro cartellone natalizio>>. Un’idea condivisa dal parroco don Nello Russo che si è detto soddisfatto per <<il coinvolgimento dell’intera comunità nell’allestimento del presepe: un fatto sociale e pastorale molto importante in un’epoca in cui prevale un forte individualismo>>.  <<E’ una buona partenza – fa eco il sindaco Secondo Squizzato – per il prossimo 2014 che abbiamo definito l’anno della corresponsabilità. Vogliamo sperimentare forme sempre più strutturate e coinvolgenti di collaborazione fra i diversi attori sociali (scuole, comune, parrocchia, associazioni), per promuovere insieme lo sviluppo della  comunità cetarese.>>.