Eboli: Sanità, Melchionda “Preoccupazione nostro nosocomio riflessione con forze politiche locali”

Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, all’indomani delle ultime vicende che hanno interessato la sanità locale, esprime seria preoccupazione per le sorti dell’ospedale cittadino e chiede la convocazione di un nuovo consiglio comunale monotematico. A riguardo, il primo cittadino dichiara: “Le ultime dichiarazione dei direttore generale Antonio Squillante non ci rassicurano affatto e, per certi versi, la posizione assunta conferma le nostre preoccupazioni. Non intendiamo, in alcun modo, coprire eventuali irregolarità sulle quali va fatta chiarezza. Intendiamo, piuttosto, difendere il nostro ospedale ed il sacrosanto diritto dei cittadini ad avere una adeguata assistenza sanitaria. Dopo la grave penalizzazione subita dal nostro territorio, che sottende un chiaro tentativo di depotenziamento graduale del nostro nosocomio a vantaggio di altre aree, il commissariamento del nostro ospedale  sembra nascondere un sottofondo di tipo politico. Lo sforamento del budget, d’altronde, non si è verificato soltanto nel nostro ospedale, ma dovunque. Si applichi lo stesso criterio anche per altri nosocomi. Occorre fare una riflessione seria, e, insieme alle forze politiche locali, unire le proprie posizioni a difesa di una adeguata riorganizzazione sanitaria, per fare in modo che la vicenda relativa al commissariamento dell’ospedale, non finisca per penalizzare ulteriormente la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini. Occorre essere oggettivi, prendere atto che il nostro territorio è stato mortificato, e chiedere a gran voce un riequilibrio territoriale: nella Valle del Sele la cifra dei posti letto per 1000 abitanti è pari a 1,32 rispetto ai 3 previsti dal decreto Balduzzi. Sulla scorta di ciò – conclude il primo cittadino – ritengo sia il momento di convocare un nuovo consiglio comunale monotematico, in cui, come negli scorsi in cui si è discusso delle problematiche connesse alla sanità locale, ritrovarsi per affrontare ampiamente la questione e porre in essere un confronto con tutte le forze politiche locali”.