Angri: GdF sequestro discarica abusiva

I finanzieri Compagnia di Nocera Inferiore, nell’ambito della costante attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti di natura ambientale, hanno sottoposto a sequestro un’area a cielo aperto adibita a discarica abusiva.I militari, consapevoli di dover arginare l’illegalità ambientale in un periodo così delicato per tutta la Regione Campania, hanno posto in essere un’efficace azione volta al monitoraggio delle zone del comprensorio ritenute a forte rischio di “sversatoio”. Nell’ambito di tali attività ed a seguito di penetranti indagini investigative, è stata sequestrata, in località “Orta Longa” nel Comune di Angri (SA), una discarica abusiva, che si estendeva per una superficie complessiva di circa 8.000 mq., invasa da cumuli di rifiuti speciali, costituiti da materiale sottoposto a frantumazione proveniente da demolizione di fabbricati, completamente priva di qualsiasi autorizzazione e concessione per lo smaltimento dei rifiuti prodotti. Nella circostanza, veniva sorpreso un trentunenne dedito a sversare da un autocarro – a mezzo cassone ribaltabile – un intero carico di rifiuti, in prevalenza materiale proveniente da demolizioni di fabbricati sottoposti a frantumazione. Gli operanti accertavano che il trasporto era stato effettuato in mancanza del prescritto formulario dei rifiuti, contravvenendo alle disposizioni del D. lgs. n. 152/2006.  L’operazione si concludeva con il sequestro preventivo d’urgenza dell’intera area adibita a discarica, dell’autocarro utilizzato per il trasporto dei rifiuti speciali, una macchina escavatrice, una carcassa di autovettura invasa dalla ruggine ed un trattore stradale in disuso. Deferiti all’Autorità Giudiziaria nocerina, per violazione all’art. 256, comma 1, lett. a), del D. Lgs. n. 152/2006, in concorso tra loro, tre responsabili. L’attività di servizio costituisce ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio a tutela della salute dei cittadini, significativamente intensificato in un periodo che, come detto, è di forte “emergenza ambientale”, ed a tutela delle norme lavoristiche, sempre più frequentemente aggirate da datori di lavoro sprezzanti delle leggi a tutela del proprio personale dipendente.