Rubrica: l’Avvocato risponde “Comodato di casa familiare”

Egr. Avvocato Cennamo, mi chiamo Roberta e sono separata da mio marito da circa due anni. Abito  con mio figlio di 8 anni nell’appartamento che i miei ex suoceri concessero a me e a mio marito in comodato, non appena ci sposammo. A seguito della causa di separazione, però, nonostante il Tribunale abbia assegnato a me la casa coniugale, questi signori ( che di appartamenti ne possiedono altri 3) pretendono che io restituisca l’immobile. Sono obbligata a farlo?

Gentile Sig.ra Roberta, il codice civile, in tema di comodato, prevede l’obbligo per il comodatario di restituire la cosa concessa in uso alla scadenza del termine stabilito nel contratto o, in mancanza di questo, alla richiesta avanzata del comodante. Il suo caso, tuttavia, rientra in una fattispecie che sfugge alla regolamentazione ordinaria di tale istituto, vale a dire : il comodato di casa familiare. In estrema sintesi, i suoi ex suoceri allorquando concessero l’uso dell’appartamento di loro proprietà a lei e al suo ex marito lo fecero perché in quel luogo si svolgesse e si sviluppasse la vostra vita familiare. Esigenza, questa, che non è venuta meno per effetto della separazione. Ragion per cui, i proprietari dell’abitazione potranno sì riacquistare il possesso dell’immobile ma solo a condizione che dimostrino la sopravvenienza di un urgente ed impreveduto bisogno, ai sensi dell’art. 1809, II comma, codice civile. In caso contrario, a lei e a suo figlio potrà essere riconosciuto il diritto di abitazione nello stesso immobile anche fino alla maggiore età del ragazzo, o fino a quando dovesse essere fornita la prova ( da parte dei suoi “avversari” ) che lei possiede un altro appartamento dove può andare ad abitare con suo figlio. Saluti