Roma: Saggese, Senato approva Decreto Legge “Misure urgenti istruzione, università e ricerca”

Il Senato della Repubblica ha appena convertito il Decreto Legge su “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”. L’ Istruzione finalmente è stata rimessa al centro del dibattito pubblico e politico e con essa la necessità di garantire il merito. Posso affermare con certezza che questa misura pone le basi per la scuola e l’università del futuro, restituendo al settore della formazione centralità e risorse. Sono stati approvati interventi per il personale scolastico (dai dirigenti ai docenti di sostegno) e per i libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione) e misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporto e mensa, accesso al wireless). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti, il potenziamento e l’innovazione dell’offerta formativa, il rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Cito solo alcuni dei punti che qualificano e innovano il mondo dell’istruzione: l’aumento non temporaneo ma consolidato del fondo per le borse di studio degli studenti universitari; il fondo per garantire ai capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione; la connettività wireless nelle scuole secondarie per garantire l’accesso a tutti gli studenti a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi; le borse di studio destinate agli studenti iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica erogate in base alla condizione economica e al merito; l’utilizzo dei libri di testo nelle edizioni precedenti; la possibilità di acquistare da parte di scuole secondarie (o reti di scuole) libri di testo ed e-book da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate; la possibilità di rendere facoltativa l’adozione dei testi scolastici che potranno essere sostituiti con altri materiali didattici. A ciò si aggiungano i provvedimenti per l’edilizia scolastica per i quali è previsto lo stanziamento di circa 1 miliardo di euro e l’allentamento del patto di stabilità per la realizzazione dei suddetti interventi da parte degli enti locali. Anche in questo momento di crisi economica il segnale da parte del Governo Letta è molto chiaro: aver cura e porre al centro del dibattito le nuove generazioni e il loro percorso formativo. Certo, il provvedimento è solo una prima risposta alle istanze della scuola, altro si può e si deve fare ma è indubbio che rappresenta un’inversione di tendenza.