Regione: Comunità Montane, Pica preoccupato allarmi territori montani

Il Consigliere Regionale Donato Pica esprime forte preoccupazione per le tensioni che stanno esplodendo nelle Comunità Montane che non riescono a pagare gli stipendi degli operai idrulico forestali per mancanza di risorse che ancora non vengono accreditate da parte della Regione.“La Giuntadeve capire – dichiara l’esponente del PD – che ritardi di un paio di mesi possono essere anche tollerati, ma quando si tratta, in alcuni casi, di oltre dieci stipendi, la questione diventa difficile da gestire”.“Non si tratta di attendere approvazioni di progettualità o adozioni di particolari provvedimenti programmatici – afferma Pica -, ma di trasferire le risorse alle Comunità Montane per gli interventi effettuati negli anni 2011, 2012 e parte 2013, relativamente ai lavori eseguiti a fronte dei progetti approvati a valere sul Piano di Sviluppo Rurale e del Fondo di Azione e Coesione e, di conseguenza, consentire il pagamento delle spettanze agli operai forestali”.“Credo sia scaduto il tempo dei tentennamenti e delle convocazioni di tavoli, commissioni o gruppi di lavoro, per risolvere problemi elementari. Bisogna evitare – continua Pica – di rifugiarsi in terminologie burocratesi, come “tetti di spesa”, “patto di stabilità” e quant’altro utilizzabile dal vocabolario della politica inadempiente, ma è il momento di agire con determinazione, dando risposte chiare a chi aspetta da mesi il compenso per prestazioni eseguite da anni”.“Avendo cognizione delle criticità che riguardano la vita quotidiana delle famiglie residenti  territori montani che già soffrono delle riduzioni dei servizi essenziali, come i socio-sanitari, da parte di una gestione politica sostenitrice che i tagli alla spesa e ai servizi rappresentino, di per sé, la soluzione dei problemi delle persone – conclude il consigliere regionale salernitano – , sollecitola Giunta ad adottare, con la dovuta tempestività e attenzione che la vicenda merita, i decreti di liquidazione alle Comunità Montane, senza ulteriori indugi”.