Salerno: M5S su giornata Forze Armate

Oggi , nella giornata delle Forze Armate, ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto per avermi invitato a partecipare alla manifestazione. Mi trovo però costretto a declinare l’invito non solo perché  le attività parlamentari mi impongono di essere presente  a Roma, ma soprattutto perché non ritengo che la militarizzazione di una nazione sia in alcun modo da festeggiare. L’Italia ripudia la guerra, ma ogni anno nelle piazze di tutto il Paese riecheggiano fanfare di bande militari, fucili e moschetti vengono spiegati in costose e anacronistiche parate militari. Con l’occasione desidero anche informare il signor Prefetto che ho presentato un’interrogazione urgente ai Ministri dell’Interno e della Giustizia sui ritardi da parte del Nucleo di Valutazione presso la Prefettura di Salerno nell’attribuzione del Fondo di Solidarietà alle vittime di usura. Ritengo sia doveroso che in sedi istituzionali si accertino le responsabilità e si prendano provvedimenti di conseguenza, per arginare una delle ferite più sanguinose della nostra società. In provincia di Salerno numerose imprese vittime del reato di usura, sarebbero da tempo in attesa di accedere al Fondo di rotazione di solidarietà, previsto per aiutare chi denuncia i propri estorsori.  La Prefettura, mediante un Nucleo di valutazione, ha il compito di accertare la sussistenza dei requisiti, quantificare il danno subìto dalle vittime dei reati e avviare le procedure per l’accesso al fondo. L’esito della valutazione dovrebbe essere comunicato all’interessato entro 90 giorni, ma a Salerno ci sono imprese che attendono risposta dal 2009 (quattro anni). Con il passare del tempo queste imprese sono costrette a chiudere, mettendo sulla strada famiglie e vedendosi alienati i beni costruiti con anni di lavoro. Anche se ci sembra impossibile, ma una delle cause dei ritardi potrebbe essere l’abolizione del “gettone di presenza” per i membri del Nucleo di Valutazione.  Seppur riconoscendo che il lavoro vada giustamente retribuito, non è ammissibile che un’azione amministrativa si blocchi perché i membri di una commissione chiamata a tutelare le vittime di un reato così orribile, disertino le riunioni perché non percepiscono più l’indennità. Il Prefetto di Salerno, Dr.ssa Pantalone, di fronte alla situazione creatasi si sarebbe giustificato imputando i ritardi alla carenza di organico, carenza che tuttavia, non ha impedito alla Prefettura di Napoli di ottenere, in materia di accesso al fondo risultati soddisfacenti. Il Prefetto Pantalone avrebbe inoltre comunicato a mezzo stampa l’intenzione di volersi prodigare per debellare il fenomeno dell’usura ma, oltre i Protocolli d’intesa, rimasti lettera morta, non vi sarebbero stati risultati significativi. Un altro grosso problema correlato, che contribuisce ad affondare le imprese, è che spesso il Giudice dell’esecuzione del tribunale di Salerno non applica il decreto di sospensione dei debiti, che la Prefettura emana per legge. Le imprese quindi, oltre al danno subito negli anni dagli usurai,  si trovano anche difronte a procedure di recupero coattivo dei crediti da parte della Pubblica Amministrazione. Questo comportamento sarebbe stato già oggetto di un esposto presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno e persino di un intervento del Presidente della Repubblica, sollecitato da uno dei denuncianti, che avrebbe inviato al Presidente del Tribunale di Salerno una richiesta di chiarimenti al riguardo. Sullo stesso argomento stiamo lavorando a una mozione e un Disegno di legge che presenteremo a breve.

Andrea Cioffi Senatore del Movimento 5 Stelle