“Inizia il viaggio sognato da tempo…” Concerto inaugurale Prima Orchestra da Camera Cilento e Vallo di Diano

Giovedì, 31 ottobre, alle ore 21,00 al Cine-Teatro ‘La Provvidenza’ – Vallo della Lucania –  l’associazione culturale – musicale “La Scala di Seta” invita tutti i fruitori della musica e della cultura ad un evento che si ha voglia di  rendere comune,  il concerto di presentazione della Prima Orchestra da Camera del Cilento e Vallo di Diano…Nella Sala prove, a Marina di Camerota, diversi strumenti musicali: timpani, cassa e piatti, pianoforte e leggii, dietro ai quali si affacciano e vengono incontro occhi vispi e radiosi. Occhi soddisfatti. Il maestro Manfredo D’Alessandro, classe 1988, è il curatore del viaggio che ha sognato da tempo e che si sta realizzando, ed è il presidente dell’associazione che ha dato forma e vita alla prima Orchestra da Camera del Cilento e Vallo di Diano. Nella sua giovane carriera musicale come maestro di oboe, Manfredo D’Alessandro ha acquisito  ed interiorizzato le esperienze che ha fatto. Quello che ha compreso è l’importanza di ‘intraprendere’, e di dare una mano a chi, come lui, dopo anni di sacrifici fatti per la musica, spesso non ha chance. I suoi nuovi occhi, questo viaggio di scoperta del suo sogno avverato, esprimono adesso l’artista. Per uscire dalla stasi forzata, nel settembre scorso si sono svolte le audizioni a cui hanno partecipato 250 musicisti provenienti dall’Europa e dall’Asia, età media 30 anni, per formare delle graduatorie di idonei da utilizzare per esigenze di produzione de’ “La Scala di Seta”. L’intento si legge negli obiettivi dell’associazione:  Valorizzare la tradizione culturale e musicale del Cilento, divulgare le conoscenze musicali partendo dalla musica classica fino a quella moderna. L’orchestra da Camera del Cilento e Vallo di Diano si comporrà di trenta orchestrali in occasione della Prima: archi, fiati, percussioni e solisti di alto spessore. Le note si rincorreranno a largo spettro,  fra un repertorio classico e moderno, senza focalizzare uno spartito certo. Rossini, Verdi, Mozart, Paganini, Bacalov, Piovani, Rodriguez, De Vita. Violini, viole, violoncelli, contrabbassi, clarinetti, trombe, corni, timpani, ecc., permetteranno al racconto musicale di svilupparsi distesamente, nell’intento di creare una dimensione da cui trarre libere immagini e sensazioni. Suggestioni che solo l’arte (la musica) può determinare, donando agli spettatori, ai quali nulla si chiederà se non che l’abbandonarsi fra le note per poi, magari, arrivare al momento della riflessione. Quella stessa riflessione che ha fatto muovere i passi di questi giovani artisti verso l’autoproduzione di un prodotto di cui abbiamo estremamente bisogno. La cultura. Quella classica centenaria e mondiale e quella del folclore locale di un mediterraneo nascosto.