Battipaglia: Innovazione Sociale e Piano di Zona, presa in carico, qualità di vita, progetto di vita

  Il 26  ottobre  si apre il dibattito sui temi delle politiche  sociali  e del  loro destino  nella cornice  Socio Sanitaria, e non solo,  che  ha l’obiettivo di restituire dignità  alle  persone  appartenenti a fasce  sociali  cosiddette  “Deboli”. Deboli   per condizioni fisiologiche,  per  condizioni di salute, per condizioni  di indigenza……, mai deboli  per il loro valore di Persone. Il valore  della Persona e come  custodirlo  in una società sempre  più proiettata  sulle accelerate  routine, e su un articolazione  consumistica dei beni   secondo la logica dell’usa e getta. Ma una comunità,  umana, non può investire solo su ciò  che produce  beni  materiali ed  economici, mettendo in secondo o terzo  piano  il  bisogno intrinseco al nostro benessere di persone di essere tutti  uguali nelle opportunità  e nei  diritti. Il diritto alla salute, all’istruzione  al lavoro … … diritti sanciti dalla  nostra  Costituzione.  Noi  crediamo che il “Benessere “,  il “Welfare”, non corrisponda precisamente a ciò che  la  logica  consumistica  ci  indica. Per Benessere intendiamo  il benessere globale  e non la “globalizzazione”. La persona  umana  ha un suo per così dire “funzionamento “ che segue  l’andamento di una curva  sinusoidale  con fasi  di ascesa e discesa che si alternano nello scorrere delle varie  fasi della vita. Il benessere  non è dato solo dalle impennate della curva, ma dall’insieme,  comprese  le sue discese.   Noi riteniamo che puntare soprattutto alla prevenzione ed alla qualità di vita possa aiutarci a custodire  il  valore della persona, il  benessere globale e a tutti   restituire  dignità. Appare ovvio che affinché si possa tendere al Benessere Della Persona, al Welfare,  ci sia la necessità che ai criteri del Benessere fisico, di  Benessere emozionale,  di Benessere materiale, di Sviluppo personale, di  Relazioni interpersonali , di Autodeterminazione, di Inclusione sociale , di Diritti e di  crescita  (dell’individuo e del gruppo) si intersechino con criteri di obiettivi da raggiungere (sempre come persone). Naturalmente tutto ciò non può avvenire al di fuori della locale comunità e di area vasta (piano di zona e/o altro) ma necessita di un salto di qualità, di una forma di rinnovamento istituzionale che possa guardare al benessere della persona nella sua globalità istituzionale e territoriale. Innescando meccanismi di interscambio anche sulla trasformazione fisica del territorio. Aggiungere ulteriori criteri importanti quali la sicurezza, l’educazione, l’igiene, il divertimento, la stabilità politico-economica e i trasporti pubblici. Abbattere le barriere esistenti è fondamentale. Realizzarle sul nuovo è più economico. Avere  lidi senza barriere è più economico. La libertà ed il benessere è anche fisico. In conclusione, più impegno economico e soprattutto civile e quindi economico per avviarci verso una società diversa e rinnovata. Lavorare affinché le fasce  sociali  cosiddette  “Deboli”, possano esse stesse essere un poco meno deboli.