Bracigliano: Presentato libro “Democrat- L’ambizioso sogno del partito mai nato”

Francesca Carrano

Si  è  svolta presso l’auditorium San Giovanni Bosco di Bracigliano la presentazione del libro “Democrat- L’ambizioso sogno del partito mai nato”  del  giornalista braciglianese M. Amato. Voluto dalla locale sede del Partito Democratico e dall’Associazione “Il Riformista”,  il volume, che ripercorre la storia del Partito Democratico dalle ultime politiche, analizza  le  vicende che hanno segnato la mancata elezione di Romano Prodi a Presidente della Repubblica e il conseguente tramonto dell’era Bersani. Il lavoro ripercorre le fasi salienti del partito che, al momento della sua nascita, voleva proporsi  quale unica forza progressista del Paese, che si è rivelato poi   solo un fragile compromesso del pensiero democristiano e della tradizione comunista italiana. In breve: “19 aprile 2013- il venerdì nero del Partito Democratico. Centouno franchi tiratori affossano la candidatura di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica. L’ambizioso sogno di un partito immaginato per chiudere definitivamente l’eterna transizione italiana iniziata con il crollo della prima Repubblica si infrange nel peggiore dei modi. Contraddizioni e ambiguità di un progetto partorito per far convivere all’interno di un unico grande contenitore, radicalismo e moderatismo, riformismo e conservatorismo, ex democristiani ed ex comunisti, ex liberali ed ex socialisti, emergono in uno dei frangenti più drammatici della storia repubblicana. Più che prevedibile epilogo di un cartello elettorale composto da varie anime, che a sei anni dalla sua fondazione si è dimostrato privo di un disegno unitario e di un’identità certa e definita. Un partito, il Pd, che dopo aver archiviato l’era delle “vittoriose sconfitte” tenta, tra mille difficoltà, di ricucire lo strappo con quella parte di elettorato sfiduciata dalle incongruenze di una sinistra senza più anima e senza più prospettive”. Grande assente  il  sindaco  Antonio Rescigno che figurava tra i relatori. Sono, invece,  intervenuti il Sen. Gianni Iuliano – Presidente Associazione “Il Riformista”, il Prof. Guido Panico – Docente di storia contemporanea all’Università di Salerno, il  Prof. Marcello Ravveduto – Storico dell’Università di Salerno.  Interessante l’analisi  del prof. Ravveduto che si è focalizzato sul “monoteismo”  di ciascuna delle  due  anime del partito; votata a Moro l’area cattolica confluita nel partito della Margherita e a Barlinguer l’area comunista dei DS. Tentativo abortito di  confluenza di due anime distanti quindi. Ma anche  altro. Il Prof. Panico si è soffermato invece sul  concetto di “riformismo”  e sulle sue varianti europee  nell’ultimo secolo, non risparmiando una dura condanna alla borghesia italiana che-a suo dire- ha trovato in Berlusconi il suo autore. Più  articolato e molto apprezzato dalla platea, l’intervento del Senatore  Iuliano. Partendo dall’occasione mancata dal PD che, nel concentrarsi   solo sul berlusconismo ha perso di vista la sua identità, Iuliano ha denunciato il silenzio del partito circa le manovre occulte dell’alta finanza  internazionale e i governi in suo ostaggio. A concludere l’incontro l’autore che, nel rimarcare la sua appartenenza alla scuola socialista, ha individuato proprio nel PSI, l’anomalia italiana e il “peccato originale”del fallimento dell’esperimento PD.