Donne e fisco, manifesto per “aliquote più rosa”. A Letta, Fondazione Bellisario lancia 3 proposte

“L’attuale regime fiscale, oltre ad essere insostenibile, distorsivo e iniquo, ha anche l’effetto di ostacolare il contributo delle donne al rilancio dell’economia nazionale, sia in termini di partecipazione femminile al lavoro sia in termini di prassi nel rapporto tra famiglie ed Erario”.  Così Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario in conclusione della XIV Edizione di Donna Economia e Potere, il Seminario Internazionale della Fondazione in corso a Salerno. “Nel suo messaggio al nostro Convegno – continua – il Presidente del Consiglio Enrico Letta ci ha rivolto un’esplicita richiesta d’idee e contributi e oggi  noi rispondiamo proponendo un semplice ‘Manifesto su Donne e Fisco’ in tre punti”. IVA, moneta elettronica e tessera di fedeltà fiscale; correggere le distorsioni sul secondo reddito familiare per favorire la partecipazione al lavoro femminile; introdurre “smart tax” come strumento di educazione e allineamento degli interessi tra famiglie e Erario sono le tre proposte avanzate dal Manifesto della Fondazione Bellisario. “In primo luogo – si legge – serve un modello fiscale premiante per l’uso di strumenti di pagamento elettronici tracciabili, con meccanismi di incentivazione al comportamento fiscale razionale e civico. Tutta l’IVA che verrà pagata dalle famiglie tramite moneta elettronica dovrà contribuire all’ottenimento di un bonus fiscale, che lo Stato si impegna a riconoscere sia a famiglie sia a esercenti che effettuano scelte trasparenti di spesa. La moneta elettronica deve quindi diventare “tessera di fedeltà fiscale” nel rapporto tra Stato e Cittadini. In secondo luogo, La tassazione del secondo reddito familiare in Italia è sottoposta a una delle aliquote marginali più elevate tra tutti i Paesi industrializzati e tale regime ha l’effetto di disincentivare la partecipazione al lavoro femminile. È pertanto urgente riequilibrare gli effetti perversi dell’attuale regime di deduzioni e detrazioni fiscali familiari, eliminando le distorsioni e non penalizzando il secondo reddito familiare. In terzo luogo, è  necessario imitare le migliori prassi internazionali sulle cosiddette smart taxes che premiano i comportamenti dei contribuenti virtuosi: ciò è particolarmente importante in occasione del dibattito parlamentare sulla tassazione dei servizi attinenti all’abitazione in sostituzione dell’IMU, in particolare per quanto riguarda le tasse sullo smaltimento dei rifiuti. La Fondazione Bellisario si impegnerà perché, dopo i successi ottenuti sulle quote rosa, il confronto si estenda anche ad “aliquote più rosa”, ovvero di un disegno complessivo del rapporto tra Erario e cittadini che favorisca – invece di penalizzare, come oggi – il fondamentale contributo femminile all’economia nazionale”.