Napoli: da novembre stop prestazioni sanitarie

Si è riunito stamane a Napoli, presso la sede regionale dell’ASPAT, il Coordinamento delle Associazioni di categoria della Macroarea Assistenza Riabilitativa, Fkt e Socio-Sanitario che, ribadendo le difficoltà di gestione finanziaria determinate dalla mancata erogazione delle risorse della compartecipazione da parte dei comuni/ambiti che hanno messo nelle condizioni RSA e Centri Diurni di subire da maggio 2012 una decurtazione del fatturato solvibile nell’ordine del 30-50%, è pervenuto a una sofferta quanto inevitabile decisione: a partire dal mese di novembre le strutture che avranno raggiunto il proprio limite fissato dal budget di struttura saranno costrette a sospendere l’erogazione delle prestazioni, con contestuale richiesta alle AA.SS.LL. competenti dell’adozione di una procedura immediata di dimissione protetta. Ciò comporterà:

–          un’interruzione dell’assistenza riabilitativa a cittadini che necessitano di cure continue e specialistiche e che invece ne saranno private in conseguenza di queste disposizioni regionali;

–          la presumibile richiesta alle AA.SS.LL. della dovuta continuità terapeutica da parte degli assistiti che si vedono negato un diritto costituzionalmente garantito, con possibili profili risarcitori;

–          un’ulteriore contrazione dei livelli occupazionali che già  sono andati riducendosi negli ultimi anni, congiuntamente ai precedenti tagli.

–          Tutto questo è l’amaro risultato prodotto da:

–          una Struttura Commissariale che, a tutt’oggi, non ha dato alcun riscontro alle varie istanze inviate negli ultimi due mesi per la convocazione di un tavolo regionale di concertazione e condivisione relative alle modifiche da apportare all’adottato DCA n. 86/2013 sui tetti di spesa dell’anno in corso, correzioni peraltro più volte ufficiosamente annunciate, fin dall’agosto scorso presso la sede della Presidenza della Giunta Regionale, dal Sub-Commissario dott. Mario Morlacco, e mai concretizzatesi;

–          il contestato DCA 86/2013 dispone, a quattro mesi dalla fine di questa annualità, un ulteriore e consistente taglio di risorse e prestazioni per tutte le strutture della suddetta Macroarea, peraltro già progressivamente ridimensionata dai vari provvedimenti del Piano di Rientro a partire dal 2008 (Attività riabilitativa: -20%; Fkt: -55%);

–          il taglio operato, pari a circa il 16% del volume di prestazioni erogabili, determina l’impossibilità di garantire la continuità assistenziale (che invece viene richiesta obbligatoriamente nello schema di accordo contrattuale allegato al DCA n. 86/2013) a fasce di utenti caratterizzati da gravi disabilità e fruitrici di prestazioni rientranti pienamente nei Livelli Essenziali di Assistenza (e pertanto, di fatto e di norma, non sospendibili);  

–          stante le previsioni del citato decreto e alla luce dei dati di monitoraggio comunicati recentemente dalle AA.SS.LL., i volumi prestazionali saranno presumibilmente esauriti entro la fine del mese di ottobre su tutto il territorio regionale.