Salerno: Cisal, su riqualificazione trincerone

 “Sbloccare immediatamente la situazione”. A dirlo il responsabile provinciale della CISAL Salerno, Giovanni Giudice, in merito allo stop dei lavori di riqualificazione del Trincerone di Cava deè Tirreni. “Il settore non può soffrire ulteriormente i disagi di uno stato di paralisi del cantiere del Trincerone di Cava de’ Tirreni. I primi a pagare saranno i lavoratori, dato che gli esercizi commerciali non riescono più a svolgere la loro normale attività lavorativa a causa della chiusura del ponte che ha comportato un minore afflusso della clientela. A preoccupare è la tenuta del settore, i primi  a pagare le conseguenze dei disagi e della crisi del comparto sono i dipendenti. In situazioni difficili come queste, tutti gli  Enti preposti devono intervenire celermente per sbloccare la situazione, Cava non può soffrire per le lungaggini burocratiche”, il monito di Giudice. “La chiusura – in questa primavera – della strada che collega il comune di Cava con Salerno aveva già dato un colpo durissimo al commercio e ai cittadini. Non si può rimanere in balìa della burocrazia mentre il settore muore. Adesso dobbiamo aggiungerci anche l’aumento dell’aliquota Iva, che sarà una mannaia per quanti fino ad ora hanno resistito in questo periodo difficilissimo. I disagi del commercio si ripercuotono sui dipendenti, meno soldi uguale meno lavoratori; l’aumento dell’Iva sarà un colpo duro in termine di posti di lavoro, anche se ci auguriamo di no. Se non viene rifinanziato il decreto sulla cassa in deroga, se si aumenta l’aliquota Iva, si ipotizza un calo di vendite dove i primi a rischiare saranno i lavoratori”, ha concluso il responsabile provinciale della Cisal.