Salerno: Iannone “Enti locali abbandonati da Governo, bene Cisl su termovalorizzatore”

«Sono ormai diciotto mesi che facciamo capriole per assicurare solo i nostri obblighi di legge, perché non è pensabile che non si possa più produrre debito, questo è giusto, ma che si debba pagare anche il debito pregresso che è stato accumulato riducendo in maniera sensibile i trasferimenti erariali. La Provincia di Salerno fino al 2010 riceveva 50 milioni di euro di trasferimenti annuali, oggi ne riceve appena sei e mezzo. E’ naturale che ne risentano i servizi, in particolare le strade e le scuole». Così il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone. «Mi diverte – aggiunge – vedere come ci siano diversi esponenti politici o derivati che continuano ad abbaiare alla luna per le mancanze e le ingiustizie che ci sono sul nostro territorio sotto attacco della Provincia, dimenticando che hanno espressione nella compagine di governo ed appartengono ai partiti che lo sostengono. E’ la solita storia nella quale si fa i “Masaniello” sul territorio a difesa dei tribunali, delle infrastrutture, e poi a Roma non si è capaci di avere nessuna interlocuzione risolutiva di questi aspetti. Allora farebbero bene a non parlare proprio e a prendere atto che c’è una filosofia sbagliata di intervento del governo, ed essere consequenziali, ossia lasciarlo e non sostenerlo più.”Il presidente della Provincia sulla richiesta della Cisl di nominare un commissario per la questione del termovalorizzatore di Salerno ha aggiunto: «Ho letto attentamente la dichiarazione della Cisl – spiega – che, non solo chiede di nominare un potere commissariale, ma chiede di nominare un potere commissariale straordinario, che è poi la linea che ho sostenuto dal primo momento, perché è necessario un supplemento di poteri in quanto ci sono questioni attinenti a vicende di carattere giudiziario. Si tratta di un’opera complessa che richiede anche delle interlocuzioni istituzionali molto alte. Noi, come Amministrazione provinciale, abbiamo fatto in pieno e breve tempo il nostro dovere; c’è bisogno oggi di ribadire una volontà politica che deve venire necessariamente dal governo centrale. Sono d’accordo con questa linea, anzi ne sono stato foriero, perché sono convinto che il termovalorizzatore sia un’infrastruttura imprescindibile per la modernizzazione e la civiltà del nostro territorio. Dopo vent’anni di fallimenti gestionali del centrosinistra, in Campania continuiamo a praticare la soluzione peggiore per i cittadini, cioè sotterrare i rifiuti».