Salerno: San Matteo, Città nazional- popolare, europea
Domenico Ventura
Festa di San Matteo 2013: tutto come da copione, fanfare, vessilli, santi, popolo, ecclesiastici, confraternite, autorità civili, militari e religiose e, dietro il Santo, si intravedeLui, il Sindaco tronfio, in abito scuro, fascia Tricolore, pugno sinistro alzato, da buon comunista, ovazioni di popolo osannante. Ma alla Messa in mattinata al Duomo, non sono mancate le sorprese per i cittadini: il sindaco e viceministro Vincenzo De Luca, lo scorso anno protagonista di una querelle riguardante i posti a sedere in chiesa proprio in occasione della celebrazione per San Matteo, quest’anno non c’è, mistero! De Luca ha presentato in una conferenza stampa dei giorni scorsi le nuove ventuno opere pubbliche per 250 milioni di Euro, si tratta del consolidamento e restauro di Palazzo Fruscione; degli alloggi pubblici in località Rufoli; degli archi della Cittadella Giudiziaria; del convento San Nicola; dell’inizio dei lavori del secondo lotto di Porta Ovest; del primo lotto di Porta Ovest; della ristrutturazione e ampliamento degli impianti sportivi presso il campo Volpe; della consegna dei lavori di riqualificazione della spiaggia S. Teresa; della fine dei lavori della variante stradale di Matierno; della consegna delle opere di protezione della fascia costiera – III lotto; delle sistemazioni e dell’arredo delle stazioni della metropolitana; della riqualificazione della rotatoria in via Silvio Baratta”. E ancora dell’istallazione del secondo lotto di telecamere nel centro storico; di un impianto di ricarica veicoli elettrici in p.za della Concordia; della sostituzione degli infissi esterni al Teatro Verdi; di una nuova piazza attrezzata con parcheggi pubblici a Mariconda alta; dell’insediamento dell’associazione “Casa della Poesia” e del completamento dei Giardini della Minerva. Poi vi sono due progetti di finanza (il nuovo cimitero di Salerno e la riqualificazione dello stadio Vestuti). San Matteo non deve essergli però più amico, forse ha voltato le spalle al Sindaco vanaglorioso l’ha trovato notevolmente invecchiato, ingrigito, senza il piglio di una volta, curvo, incupito, forse mortificato dal fatto che è un Vice Ministro solo virtuale, perché non è riuscito ad ottenere uno straccio di delega dal Ministro. Forse è preoccupato per la situazione finanziaria del Comune di Salerno, oberato di debiti, e a Salerno, si allarga il buco di bilancio. E il sindaco De Luca pensa di lasciare. Infatti di fronte alla “voragine” dei conti pubblici, il primo cittadino e vice ministro Pd sta valutando di lasciarsi decadere dalla prima carica. Per lasciare il cerino acceso in mano a chi verrà dopo. E poi, chissà, ripresentarsi tra un anno per salvare la patria. Eppure le cifre parlano chiaro: un debito complessivo di circa 365 milioni di euro. Si tratta di cifre imponenti, a cui non si riesce a far fronte nonostante che la TARSU e l’IMU siano le più alte d’Italia. Riferisce il Fatto quotidiano che:” Un risultato di amministrazione precipitato dal più 1.500.000 euro del 2010 al meno 6.100.000 del 2012. Un debito complessivo di circa 365 milioni di euro di cui 110 per la spesa corrente (54 nelle sole società partecipate, tra le quali quella del trasporto pubblico ormai al collasso), 250 milioni per spese di investimento e 5 milioni per spese di altra natura”. Si parla di 368 milioni di residui attivi, crediti non riscossi, diversi dei quali risalenti anche a 20-25 anni or sono e sostanzialmente inesigibili. Inoltre la Corte dei conti contesta l’amministrazione cittadina per spese di personale gonfiate e assunzioni inutili (e sbuca una spesa di 86.000 euro annui per portare il Gonfalone alle manifestazioni istituzionali). Il collegio dei revisori – formato da membri indipendenti e non politici – in una relazione di 57 pagine esprime critiche severe e preoccupazioni, rivelando altri 3 milioni di euro di debiti nelle municipalizzate che non trovano riscontri nel bilancio e uno “squilibrio tanto evidente che, al 31 dicembre scorso, non risulta restituita al tesoriere parte dell’anticipazione, ottenuta per l’anno 2012, per un ammontare pari ad € 18.486.847,92”. Il Comune cerca di correre ai ripari mettendo all’asta i gioielli di famiglia, a cominciare dalla Centrale del Latte con ricavi presunti di 14-15 milioni di euro, ma è difficile spiegarlo a 50 dipendenti e a 600 tra allevatori e indotto che temono di finire nelle incertezze della cessione ai privati. Non si comprende la ragione per cui debba essere venduta un’azienda che registra quasi 3 milioni di euro di utili. Si apprende che il parlamentare M5S Mimmo Pisano ha denunziato lo sfascio finanziario e fallimentare del comune “Gettati a mare milioni di euro in luci e lustrini buoni solo ad alimentare l’ego e la macchina della propaganda di De Luca”. E’ palese il riferimento alle “Luci d’artista”, la monumentale parata di decorazioni natalizie che secondo alcuni rendiconti costerebbe circa 6 milioni di euro. Vanno aggiunti 5 milioni di perdite per il Teatro Verdi ed i 16 milioni reclamati dalla Corte dei conti. La nostra amata città si barcamena tra grandi incompiute infrastrutturali e consistenti difficoltà finanziarie. Ecco la Città Europea di cui si fa vanto il nostro beneamato Sindaco!