Salerno: Comitato No Crescent, esposto Corte dei Conti

Il comitato No Crescent, anche alla luce della perizia Augenti, deposita un dossier alla Procura della Corte dei Conti della Campania. Un gravissimo danno erariale alle casse comunali, e quindi a tutti i cittadini di Salerno, deriva dall’incredibile superficialità con la quale l’amministrazione ha proceduto durante l’intero iter tecnico amministrativo del comparto di Santa Teresa di iniziativa comunale. E’ gravissimo che in una citta’ come salerno non sia stato mai nominato, da oltre 15 anni, un assessore ai lavori pubblici. Il Sindaco ha dunque avocato a sé tale delega e quindi competenze e responsabilità derivanti dalla carica. Ci sono pochi alibi e poche scusanti da imputare alle ditte oppure agli organi tecnici. La stessa perizia del prof. Augenti ha chiaramente fatto emergere responsabilità di natura amministrativa. Il perito ha posto l’accento sulla delibera di giunta comunale n. 177/2011 avente ad oggetto perizia di variante approvata dopo l’esecuzione dei lavori della piazza, variante che ha fatto lievitare i costi da 14.948.359,57 euro a 29.941.900,33 euro. Delibera grave non solo per i riflessi penali, ma anche per il danno di natura erariale che chiaramente va a scapito della collettività. Senza considerare le aree demaniali non sdemanializzate e la clausola voluta dal con la quale il comune assume il rischio di impresa della società privata crescent. Si allega esposto Corte dei conti di Napoli.

 

COMITATO NO CRESCENT

www.nocrescent.it

 

Spett.le CORTE DEI CONTI

PROCURA REGIONALE

c.a. Al Sig. Procuratore         Regionale

Via Piedigrotta 63

80122 Napoli

 

 

Salerno: formale esposto accertamento danni erariali comunali, eventuali danni allo Stato

 

Il comitato cittadino “NO CRESCENT” Cittadini liberi in difesa del paesaggio e del centro storico di Salerno, elettivamente domiciliato in Salerno, alla Via (…),premesso -che il Comitato “No Crescent” è un’associazione socio-culturale che ha lo scopo di “informare, diffondere e divulgare al pubblico il progetto di costruzione dell’edificio denominato CRESCENT, approvato dal Comune di Salerno, da erigersi nell’area storica Santa Teresa, attigua all’area del porto commerciale di Salerno; opporsi, con ogni mezzo legalmente e costituzionalmente legittimo e democratico, alla costruzione e del su descritto edificio denominato CRESCENT, facendone rilevare e comunque contestandone l’eccessivo dimensionamento, con conseguente massiccia cementificazione dell’area, il deturpamento del paesaggio pre-esistente, l’oscuramento definitivo del centro storico dal mare e dalla costa in genere, lo stravolgimento del panorama esistente dal lungomare cittadino verso la costiera amalfitana. L’intervento “Piazza della Libertà – Edificio Crescent”, predisposto dal Comune di Salerno, prevede la realizzazione massiccia di edilizia privata mediante la costruzione di un edificio, denominato giustappunto “Crescent”, di proporzioni mastodontiche, avente uno sviluppo lineare di 300 metri circa ed un’altezza di quasi 30 metri, con utilizzo di oltre 150.000 metri cubi -ed ulteriori 110 mila mt. cubi di edificazione pubblica- SU AREA del DEMANIO MARITTIMO (tra cui, oltre 6000 mq di arenile e oltre 3.300 mq di specchio acqueo). Come si dimostra con atti a firma del Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio di Napoli, l’area su cui l’Autorità Portuale di Salerno si appresta a realizzare la sua nuova sede (Torre T2) non è stata oggetto di alcuna procedura di sdemanializzazione. Tale area di oltre 23.000 mq viene utilizzata ai fini edificatori antigiuridicamente dal comparto edificatorio di S. Teresa, con il rilascio di concessioni edilizie sia a privati che ad enti pubblici. Ancora più gravemente viene utilizzata area demaniale idrica del Torrente Fusandola iscritto nell’elenco delle acque pubbliche, le cui superfici quantunque deviate abusivamente non sono state oggetto  di provvedimento di sdemanializzazione. La gravissima vicenda Crescent /piazza della Libertà è oggetto di numerose indagini penali, a carico del Sindaco di Salerno, del Soprintendente ai beni culturali, di organi comunali sia politici che burocratici, di altri organi delle altre amministrazioni (demanio etc.)Inoltre, a seguito del crollo di un’ingente porzione di un settore della piazza (settore 2), il PM della Procura di Salerno ha nominato un perito, il professor Augenti del Politecnico di Napoli, il quale da qualche giorno ha depositato la propria relazione, dalla quale emerge, che la perizia di variante di cui alla deliberazione di giunta comunale n. 177 del  16.2.2011, non risulta di alcuna utilità tecnica determinando soltanto la lievitazione dei costi dell’opera pubblica- piazza-  da 14.948.359,57 € a 29.941.900,33  A LAVORI GIA’ ESEGUITI. E proprio l’area interessata dal crollo sorge sull’originario alveo del torrente Fusandola non sdemanializzato, ma abusivamente deviato. E’ doveroso notiziare che tale torrente nel 1954 causò una gravissima alluvione nella città di Salerno, con circa 100 morti. La perizia di variante, a lavori eseguiti è chiaramente un evidente danno erariale  a scapito delle casse comunali. Dalla perizia del prof. Augenti si evince, ancora, che le strutture del settore 1 della piazza furono disarmate il giorno 26.2.2010, la perizia di cui alla deliberazione n. 177/2011 è del febbraio 2011, quindi di un anno dopo! La situazione è ancor più grave ove si consideri che il sindaco di Salerno non ha mai nominato un assessore ai lavori pubblici sicché deve ritenersi che abbia avocato a sé tale funzione di assessore dei lavori pubblici. Pertanto deve ritenersi in duplice veste responsabile del danno erariale. Dalla incredibile vicenda Crescent deriva anche un  danno all’immagine del Comune di Salerno,  in quanto la realizzazione della mega costruzione privata, con un silenzio assenso paesaggistico nonostante la incidenza sull’ambiente dell’opera, nonché altri fattori non da ultimo il crollo della piazza è stato riportato anche su organi di informazione nazionale ed internazionale. Ancora più grave è l’accertata assenza di sdemanializzazione di una parte rilevante del comparto edificatorio che ammonta ad  oltre 10 milioni di euro. Anche le procedure di scelta del contraente sono oggetto di indagine penale, e allo stato il Comune si appresta ad individuare altra ditta esecutrice sempre nell’ambito del medesimo consorzio TeKton spa senza procedere ad una nuova gara.I danni causati sono gravissimi anche perché i fondi sono stati utilizzati in modo anomalo con un programma di fondi europeo destinato alla riqualificazione del centro storico di Salerno e dirottati solo parzialmente per tale scopo.Il Comune ha acquistato dal demanio dello Stato una parte di area a circa 11 milioni di euro, ai fini edificatori, venduta poi alla società privata che sta edificando il condominio crescent, senza che risulti che l’intera somma sia stata versata all’erario. Si verifichi le modalità di pagamento se vi è stato o meno un’ antigiuridica assunzione di mutuo con oneri a carico della collettività. Si verifichi inoltre il danno erariale derivante dalla mancata procedura di sclassifica (sdemanializzazione) degli oltre 20 mila mq di superficie che, come dichiarato dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, rivestono la forma giuridica di: demanio pubblico dello Stato-Ramo Marina militare. Tali fatti emergono con clamorosa gravità in considerazione del fatto che nell’atto di cessione dei diritti edificatori del dicembre 2010, il sindaco si è assunto il rischio di impresa a carico della collettività salernitana con una specifica clausola, secondo la quale nel caso di accoglimento di uno dei ricorsi pendenti, l’intero costo delle opere realizzate dal privato ivi compreso l’acquisto dell’area saranno rimborsati dal Comune. Ogni commento su tale circostanza, più unica che rara, appare superfluo! Le predette circostanze sono dimostrate dall’allegata documentazione che si produce al sig. Procuratore regionale della Corte dei conti di Napoli. Si chiede di intervenire con urgenza, anche con provvedimenti cautelari, al fine di scongiurare ulteriore danni che sono stati già causati da tutti le amministrazioni, enti, ed organi a vario titolo e competenze intervenuti.Tanto rappresentato e dedotto, lo scrivente, in proprio e nella riferita qualità, chiede che l’On.le Autorità inquirente, in relazione alle circostanze sopra rappresentate, svolga i necessari accertamenti di legge al fine di valutare se  sia stato  prodotto un danno erariale. Chiede espressamente di essere avvisato in caso di richiesta di archiviazione.

il  presidente del Comitato No Crescent