Salerno: appello giovani Liceo >

Antonio Adinolfi

Rubare computers degli studenti ad una scuola è uno schiaffo troppo forte agli studenti innanzitutto e poi, naturalmente, all’istituzione. Ma se è vero il proverbio che non tutti i mali vengono per nuocere, dal male grande che c’è stato ne deriverà un bene ancora più grande: il bene di una grande solidarietà, di una grande attenzione, di una grande vicinanza alle sofferenze di giovani che hanno subìto, come loro stessi giustamente dicono << un’ ignobile infamia >>. Abbiamo letto qualche ora fa nel sito del liceo www.liceoclassicodesanctis.it l’appello accorato di un genitore rappresentante dei genitori degli alunni del liceo << De Sanctis >> a fare un’offerta perché gli alunni non restino privi di un prezioso strumento di lavoro. L’ appello è rivolto ai docenti, alle famiglie degli alunni, al personale della scuola, agli amici del liceo.  La  riservatezza di questo genitore, la sua grande dignità, siamo sicuri, non gli hanno consentito di rivolgere quest’appello ad un più largo pubblico. Ci permettiamo di farlo << sfacciatamente >>  noi.  Perché crediamo che rubare computers ad una scuola non è un’offesa solo ai giovani di quella scuola ma ai giovani in generale che vogliono studiare e prepararsi per entrare in una società in cui l’uso di questo strumento ormai è indispensabile.  Ci auguriamo che siano molti i cittadini o anche i gruppi, i movimenti, le associazioni che aiutino i ragazzi del “De Sanctis” a riavere uno strumento col quale imparavano le lingue, studiavano il latino e il greco in maniera moderna, vedevano filmati culturali, ecc. Qualcosa si sta già muovendo:  il sindacato C.G.I.L. scuola ha già donato un computer. Ma il danno è stato ingente. Bisogna accendere una forte gara di solidarietà. Attraverso questo quotidiano online la cui direttrice è una nostra carissima amica, noi a cui è motivo di onore  lavorare in un istituto all’avanguardia tra gli istituti d’istruzione secondaria superiore di Salerno, noi che stiamo riscontrando tristemente in questi giorni sui volti dei ragazzi il loro dolore e la loro rabbia, ci siamo sentiti spinti  ad  estendere alla città di Salerno l’appello alla solidarietà del rappresentante dei genitori (non ce ne voglia male).  Di una cosa siamo sicuri perché conosciamo bene la bell’ anima dei ragazzi della scuola in cui lavoriamo: il nome di chi sarà loro benefattore sarà sempre nel loro cuore. Piangeranno di gioia nel rivedere i loro computers  perché quelli che sono stati vergognosamente sottratti erano i computers  dell’ << Officina linguarum >>, cioè i computers, ripetiamo, destinati a loro, non altri.  Ne erano loro gli unici fruitori.  Invitiamo quindi chi ha letto quanto fin qui abbiamo scritto a collegarsi col sito del liceo  << De Sanctis >> su citato per conoscere bene la questione e le modalità con cui contribuire alla rinascita dell’ << Officina linguarum >>.