Salerno: Cisl, cultura dimenticata!

     Nei giorni scorsi (8 agosto 2013, ndr) è stato approvato il decreto legge n° 91, riguardante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo. Le zone interessate, con relativi fondi economici a disposizione, per quanto riguardala Campaniasono: Pompei, Reggia di Caserta e Polo Museale di Napoli. Sul provvedimento governativo interviene Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp  di Salerno.  “Non è stata presa in considerazione l’area salernitana  che  nel panorama nazionale,  con i siti UNESCO  – GRANDI ATTRATTORI come i Templi di Paestum e la Certosa di Padula   rappresenta, senza ombra di dubbio, la zona culturale più  ambita dai visitatori   che transitano nella regione.  Non solo, ma proprio nei mesi scorsi, abbiamo registrato le  lamentele dei Soprintendenti nella gestione ordinaria ma soprattutto  le difficoltà economiche nell’affrontare le emergenze per la tutela dei beni a loro affidati”.La  Cisl Fp ovviamente, oltre a mettere in evidenza lo stato di disagio in cui versa il settore dei Beni Culturali, fa anche un appello alla classe politica locale affinché, nel più breve tempo possibile, risorse economiche “fresche” vengano dirottate anche sul territorio salernitano. “Un territorio che ha bisogno solo di nuove risorse, visto che già ora  con 7 milioni e più di presenze all’anno (giornate alberghiere, ndr), rappresenta  una fetta considerevole di tutto il movimento turistico regionale – precisa e conclude Michele Faiella, dirigente della Cisl Fp Beni Culturali”.