Battipaglia: lettera Aperta a Mario Rosario Ruffo Commissario per provvisoria amministrazione

Egregio Dott. Mario Rosario Ruffo, Sono Nicola Vitolo – espressione dell’Associazione “A717 Battipaglia & Oltre“, reperibile, sempre, attraverso la seguente posta elettronica  nicola.vitolo@architettisalernopec.it. Nelle ultime settimane la città, si sta ritrovando tra Lei -Commissario Straordinario-   che manifesta la volontà di andare avanti, nel legittimo rispetto, pedissequo della norma, per non essere commissariato dalla Provincia (ente che non si sa che fine farà, se sarà declassificata,  abolita o quant’altro); le parti politiche  – quelle che in qualche modo, rappresentavano, l’opposizione alla precedente amministrazione, dimissionaria, per i motivi che tutti conoscono –  che ritengono, che essendo il Piano Regolatore Generale, oggi Piano Urbanistico Comunale, il più alto elemento qualificante per il futuro sviluppo della città, di esclusiva competenza del Consiglio Comunale  la progettazione politica, debba spettare al prossimo Consiglio Comunale, qualunque esso sia e da chiunque sia formato, e non essere, il PUC, assentito da un Organo diverso (il Commissario) che andrebbe a ratificare le se scelte fatte da una amministrazione decaduta, indipendentemente dalle fasi delle fasi delle osservazioni e controdeduzioni. Anche il preliminare contiene le scelte; le parti politiche  – quelle che in qualche modo, rappresentavano, la maggioranza della precedente amministrazione, dimissionaria, per i motivi che tutti conoscono –  ritiene, che bisogna completare l’iter del PUC, per evitare alla Provincia di imporre il PUC. Corre l’obbligo precisare alle parti che pur nell’esercizio di ragionamenti estivi -anche interessanti per l’ombrellone- vi sono norme ordinatorie e perentorie; che non è un azzardo pensare che non tutti i comuni elaboreranno il PUC nei termini previsti; che la Provincia di Salerno è formata da 158 comuni e meno di 10 hanno fatto  il PUC. E, cosa succederà il giorno seguente lo spirare dei termini? E’ pensabile, ipotizzabile la nomina in blocco di una pletora di commissari per approvare il PUC  (i PPUUCC)  di gran parte dei comuni della Provincia? e qualora fossero nominati a quali logiche oggettive e soggettive dovrebbero rispondere? E chi dovrebbe nominare il Commissario per il PUC, la Burocrazia (una determina dirigenziale),  o la Politica (decrto del Presidente della Provincia, delibera di Giunta provinciale, delibera di Consiglio provinciale)? e lo stesso problema non potrebbe porsi per il Commissario prefettizio di Battipaglia? In entrambi i casi ci troveremo di fronte ad azioni dettate da logiche di parte, di corto  respiro  e non da strategie. E’ evidente che tra le due rigidità, tra chi sventola la minaccia strumentale del pericolo che la Provincia approvi il Puc di Battipaglia e chi vuole evitare che il commissario prefettizio approvi il PUC della precedente amministrazione, c’è lo spazio della ragionevolezza, lo spazio della politica. La disciplina  nasce da due norme,  di concerto?, previste dalla L.R. 16/04 e dal Regolamento 5/2011, nonché dall’art. 59 del PTCP. E, comunque mi è valsa la pena di rileggermi il c.1  dell’art.11. della L.U. n. 1150/42, questa mai abrogata e tutt’ora vigente che stabilisce che  “ Il piano regolatore generale del Comune ha vigore a tempo indeterminato.” Non facciamo passare il principio della rigidezza della norma che ad onor del vero, non sembra corrispondere, e come detto, c’è la possibilità di valutare e scegliere tra l’opportunità (che è vicina alla sussidiarietà) e la legittimità.Viene spontaneo chiedersi: e i comuni che faranno il PUC?, che non hanno i soldi per farlo? Cosa farà questo Commissario provinciale? Ammesso che venga nominato, da chi? Delibera? Con i poteri che gli viene dalla legge? Ne risponde lui? e/o la cittadinanza. Personalmente, benché ritengo che il PUC sia importante, ritengo che non può stare nelle elucubrazioni di chi sta dentro o fuori dalla politica e/o dalle istituzioni. Fra le materie di competenza del Consiglio Comunale elencate nell’art. 42 T.U. merita particolare menzione quella indicata alla lettera b) che attribuisce, in maniera esplicita, all’organo elettivo “la competenza limitatamente agli atti fondamentali” tra i quali sono ricompresi “i piani territoriali ed urbanistici comunali”, espressione che nella sua genericità e semplicità ingloba tutti gli strumenti di pianificazione, tenuto conto che è consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui la legittimazione dei consiglieri comunali ad impugnare gli atti degli organi di cui fanno parte è limitata ai casi in cui vengono in rilievo determinazioni direttamente incidenti sul diritto all’ufficio ovvero violazioni procedurali lesive in via diretta dell’Incarico di componente dell’organo. Credo e spero invece nella necessità forte che  Lei, Commissario, dedichi tutte le proprie forze che sono tante, tutto il suo sapere che è tanto, interamente a due questioni fondamentali: il LAVORO con le tante vertenze che sono aperte e rischiano si sventrare il tessuto produttivo della Piana del Sele e che minacciano la vita e la serenità economica di tante famiglie e lavoratori e il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario del Comune finalizzato al risanamento con un’operazione verità sui conti pubblici e con una manovra che non può essere rappresentata solo da un aumento dell’imposizione fiscale sui cittadini visto il disordine economico finanziario delle partecipate e vista  la disastrosa situazione finanziaria e amministrativa del comune (al 31/12/2012 il disavanzo è  di 22.929.818 attestato dal rendiconto approvato da Lei appena insediatosi; il peso dei residui attivi di dubbia esazione, una massa abnorme pari a 64.845.892 euro e dei residui passivi pari a 90.373.331 di euro a fronte di proventi della gestione corrente che sfiorano appena i 45 milioni di euro). Non rivolto a Lei, ma il tempo dei suggerimenti sottovoce, dei paventati pericoli e delle false minacce per conseguire altri fini deve terminare. Deve iniziare il periodo della serietà e dell’amministrazione dei territori.

Con vera stima

 Nicola Vitolo