Terra!

Rita Occidente Lupo

Ma quale terra? Cannocchiale verso la speranza, in cerca della salvezza. Ed invece, la morte a dominare la scena. A strappare vite umane, all’istinto di sopravvivenza, intingendo altro dolore sulle tragedie che il mare sa raccontare. Quella dell’ennesima traversata, ma non l’ultima. Il carico umano, 98 vite, tante ancora senza aver soffiato sulla matura età, atterrite dinanzi al decesso di propri compagni di cordata. E così un altro dramma, risucchiato dalla battigia catanese, che la sa lunga in tema di sbarchi. Un’altra carretta del mare, che ha annotato la sua inesperienza…la sua provvisorietà, seppure onoratamente pagata, con quel po’ posseduto! Allarme migrazione, peana  da anni agitatore delle coscienze non solo italiane, con in serbo la morte, anzicchè la vita, nel tentativo di eludere la letalità. Un controsenso, ancora così vistosamente attuale, da far credere che ogni sorta di misura precauzionale, flopata dal destino. O dalla mancanza di sicurezza sulla quale approda la sterile sopravvivenza di chi si dà alla fuga. E mentre le  sei sacche, contenenti le salme, ispezionate per l’identificazione, dalle indagini la scoperta che i clandestini, incapaci di nuotare. Annegati, ad un tiro di schioppo dalla riva, con un solo grido in cuore “Terra!”

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