Mens sana in corpore sano

Non siamo esseri umani che vivono un’esperienza spirituale, siamo essere spirituali che vivono n’esperienza umana. (Pierre Theilhard De Chardin)

Giuseppe Lembo

Nel mondo latino c’era un indissolubile legame tra la salute della mente e quella del corpo. La medicina moderna molto inopportunamente ha sminuito il ruolo della psiche sulla salute dell’uomo. La medicina moderna riconosce alla mente il solo potere di creare danni all’organismo (malattie psicosomatiche), ma non di curarli. Nel lontano Oriente il potere della psiche sul corpo era già noto migliaia di anni fa; è alla base sia delle arti marziali che della meditazione yoga. L’energia dell’atomo può rimanere quiescente in eterno o manifestare all’improvviso tutta la sua potenza; altrettanto la coscienza sopita di un singolo uomo, dopo una lunga emergenza può arrivare al punto di esplodere e di provocare una reazione a catena purtroppo incontrollabile su tutta l’umanità. Galileo Galilei, indiscusso padre della scienza moderna al suo tempo era un creativo; ciò non impedì alla sua folle determinazione di cambiare il mondo. Gli eretici di oggi sanno che il cammino dell’uomo verso la sua evoluzione spirituale si è interrotto; tanto, a causa di chi, per un dogma o per un altro, ha determinato la separazione tra il materiale e l’immateriale, tra la ragione e lo spirito, edificando chiese contro accademie e viceversa e facendo crescere le distanze tra lo spirito e la ragione, tra la scienza e le chiese sempre più vuote. Le catene dell’uomo moderno non sono fatte di solo acciaio; sono fatte soprattutto e sempre più di false ideologie; possono essere infrante solo dalle rivelazioni sul vero senso della vita. Sarà possibile? Certamente non è per niente facile. Una volta recuperata la libertà perduta del pensiero, l’uomo può anche ritrovare la sua identità spirituale; sarà solo e solo a questo punto che scoppierà la vera grande rivoluzione; la grande rivoluzione umana che porterà finalmente ad una profonda mutazione genetica rigeneratrice dell’uomo sia nel corpo che nello spirito. Allora e solo allora possiamo veramente capire come ci dice Pierre Theilhard De Chardin “Non siamo esseri umani che vivono un’esperienza spirituale, siamo essere spirituali che vivono un’esperienza umana”. È assolutamente utile ed importante avere questa comprensione di noi stessi; tanto ci serve per eliminare soprattutto dalle nostre coscienze, l’attuale mito umano unico che ci fa vivere di solo corpo e di sola materia, facendoci dimenticare, con grave danno per tutti, che oltre la materia, siamo esseri spirituali nati per saper saggiamente vivere la propria esperienza umana. Tanto è necessario e da subito, per mettere ordine al disordine. Tanto è assolutamente necessario per evitare la fine catastrofica di tutto in un mondo dove l’uomo è sempre più disumano e lo spirito è sempre più nulla e dove sempre meno si ha il giusto sano ed armonico equilibrio della mente e del copro (mens sana in corpore sano). Sarà l’uomo capace di tanto? L’armonia umana, partendo dall’armonia del proprio corpo con la propria mente non è assolutamente di questi tempi, che sono tempi disarmonici e squilibrati, egoisticamente impegnati non al confronto ma allo scontro, avendo l’uomo deciso di ergersi alla condizione di dominus e di sovranità illimitata di se stesso, assolutamente indifferente degli altri. Sul necessario ordine umano, prevale un crescente disordine. L’uomo, sempre più solo va inesorabilmente perdendo la libertà di pensiero. Sono questi i gravi mali dell’uomo del nostro tempo che ormai anche per  sue colpe è nel culo del sacco, soprattutto per quel suo protagonismo negativo che lo rende inguaribile dei suoi mali e privo di quella personale saggezza che è alla base di tutti i processi storici e della saggezza collettiva, indispensabile presupposto per il buon funzionamento del mondo.