Lourdes: Chiesa francese e legalizzazioni civili

dall’inviato: il Direttore Responsabile Rita Occidente Lupo

La foto mossa, frutto di una persona inferma per questo la salviamo

“La Chiesa segue il tempo, ma non s’adegua alle istanze del tempo, in antitesi alla fede”. Nicolas Browet, vescovo di Tarbes e Lourdes, alle accorsatissime celebrazioni, che stanno registrando migliaia di pellegrini e di giovani alla terra di Massabielle. Da tempo, la Chiesa francese vive con affanno le problematiche omosessuali, che hanno spinto tanti a scendere in piazza in difesa della famiglia tradizionale, cioè etero. Il si’ del Parlamento francese ha dato il via alle unioni civili da tempo attese, con tanto di legittima adesione anche all’adozione filiale. “Si è parlato di famiglia finora_- ha dichiarato il porporato in un’intervista- non di omosessualità: nel senso che restiamo legati a quella voluta dal Creatore, nella sua complementarietà sessuale. In nome dell’amore, non tutto lecito: mi riferisco alle unioni omo, non buone per la coppia, anche in rapporto all’educazione dei figli ed alla loro corretta crescita. La legge approvata non edifica nella società, cambiar parole non serve. La Chiesa accoglie tutti, anche quanti vivono da risposati civilmente o divorziati single: la misericordia non indica, pero,’ legittimazione di vivere nel peccato. A Lourdes in tanti: ognuno sa, nel suo cuore, in quale condizione di vita si trovi per poter accostarsi o meno ai sacramenti, secondo le direttive canoniche. Ovviamente, per i fedeli, vivere nella comunione ecclesiale, caparra di salvezza, cio’ non toglie che  casi anomali, al vaglio singolo degli ordinari diocesani. Lourdes sta risentendo della crisi economica, con una contrazione di presenze. Le spese alla quali facciamo fronte dopo l’alluvione, considerevoli: bussiamo alla solidarietà, per le enormi spese quotidiane!”