Cava dè Tirreni: II° Rassegna cinema del Marte, Tokyo protagonista

Dopo il successo della prima serata della rassegna estiva “City Lights”, protagonista assoluta di questo secondo incontro è Tokyo, con le sue atmosfere stranianti e post rock, il colore BIANCO, il racconto dell’incontro tra Kublai Khan e Marco Polo, e la proiezione della pellicola cult “Lost in translation” di Sofia Coppola. La serata, organizzata dal gruppo di comunicazione culturale 4Rooms (Giusy Guadagno, Elisa Brangi, Gabriele Longo e Alessandra Formicola), ha inizio alle 21 con suggestione musicale e drink in terrazza, seguito da una live soundtrack  che rimanda alle ambientazioni di Tokyo (a cura dei musicisti Raffaele Alfano e Andrea Barone) di accompagnamento ai brevi testi scritti dalla giornalista Alessandra Formicola e dal reading dei racconti tratti da “Le città invisibili” di Italo Calvino (a cura di Rita Di Simone) e si conclude con la proiezione del film. La terrazza del Marte, per l’occasione, viene illuminata totalmente di bianco, richiamando le atmosfere rarefatte della metropoli giapponese. Lost in Translation è un film statunitense del 2003, scritto, diretto e prodotto da Sofia Coppola con protagonisti Bill Murray e Scarlett Johansson. Il film esplora i temi della solitudine, dell’alienazione e della noia esistenziale sullo sfondo di un moderno paesaggio metropolitano giapponese. Bob Harris è un divo della tv americana sul viale del tramonto: è a Tokyo per girare lo spot di un whisky, non parla giapponese, è insonne. Charlotte è una donna carina ma delusa: è a Tokyo al traino di suo marito fotografo di moda che non vede mai, non parla giapponese, è insonne. Anime simili che non possono che incrociarsi. Accade nei corridoi di un albergo, e da quel momento i due iniziano a farsi compagnia e a conoscersi meglio. “City lights. film, colori e città” è il titolo della rassegna di cinema e letteratura pensata come un incontro tra la parola e l’immagine, tra la musica e l’atmosfera. “City Lights” non è solo un’idea, è un viaggio suggestivo tra città, colori e incroci di vite.  Perché come ha scritto Italo Calvino ne “Le città invisibili”: “le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio, le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.”. Ogni città, tra le sue luci e le sue ombre, nasconde tracce di colore, desideri inespressi, note musicali e racconti invisibili. Proprio da questo spunto parte l’idea della rassegna, interamente organizzata nella suggestiva location della terrazza sul tetto della mediateca MARTE. Ad ogni città è abbinato un colore, un sentimento, una pellicola e una delle città invisibili descritte da Calvino nel suo capolavoro letterario. Dopo New York e Tokyo, il viaggio continua con tappe a Città del Messico il 7 agosto, Berlino il 21 agosto, Hong Kong il 4 settembre