Santa Brigida e gli angeli- 2 parte

  don Marcello Stanzione

Brigida non aveva compiuto ancora dieci anni quando, una notte, la Vergine Maria le apparve tenendo in mano una splendida corona regale e le chiese : “La vuoi?”. La  mamma di Brigida favorì la devozione della bambina, facendola spesso andare in  Chiesa. Una volta la piccola Brigida ascoltò una predica sulle sofferenze di Cristo in Croce e la sera non riuscì a prendere sonno e all’improvviso ebbe una visione così vivida della Croce su cui Gesù sembrava essere stato inchiodato da poco che la fanciulla gridò : “Signore! Chi ti ha fatto questo?”. La risposta di Gesù fu : “Chi disprezza e dimentica il mio amore!”. Da allora la Passione di Gesù alimentò in Brigida un grande amore verso il Signore. A dodici anni, Brigida perde la mamma e viene affidata alla zia Caterina. Una volta la fanciulla è intenta a ricamare un disegno difficile nel salone del castello e , in difficoltà, invoca l’aiuto della Madonna. La zia Caterina vede, china sul lavoro, una giovane donna dalla bellezza straordinaria che scompare lasciando sul ricamo incantevoli disegni di fiori e frutti. Un’altra volta Brigida ha una visione del diavolo, creatura in forme con un numero infinito di piedi e di mani, la piccola terrorizzata cerca rifugio ai piedi del Crocifisso. A quattordici anni la ragazza viene data in sposa al nobile Ulf dal quale avrà otto figli di cui una canonizzata: Santa Caterina di Svezia. I due sposi pregano insieme tre volte al giorno, si confessano e fanno la Comunione ogni settimana. Prima di ogni pasto, Brigida serve dodici poveri e ogni giovedì lava loro i piedi a nessun viandante viene mai rifiutata l’ospitalità al suo castello. Una sera davanti al suo letto sontuoso, Brigida sente una frase di Gesù: “ Sulla Croce, la mia testa non aveva dove riposare”. Da allora la donna dormirà per terra ogni volta che le sarà possibile. Con il trascorrere degli anni Ulf è diventato siniscalco e principe di Nericc, il re ha regalato loro un bel castello a Vadstena dove Brigida avrà la visione dell’Ordine religioso che dovrà fondare, trasformando il castello in un bel monastero, affinché secondo  le parole stesse di Gesù: “Questa casa, costruita con sudore dei poveri e per l’orgoglio dei ricchi, divenga l’abitazione degli indigenti che si serviranno degli oggetti, dei frutti, dell’abbondanza e dell’orgoglio unicamente per ricondurre gioiosamente i ricchi all’umanità”. Proprio nel castello di Vadstena si fonderà un Ordine religioso che porterà il nome del Santissimo Salvatore e sarà strutturato su un piano molto originale: il monastero “doppio” sarebbe stato composto di uomini e donne, che avrebbero avuto l’unico punto d’incontro nella Chiesa per la preghiera comune. Sull’esempio della comunità apostolica (72 Discepoli e 12 Apostoli più San Paolo) le varie comunità dell’Ordine, posto sotto la Regola  di Sant’Agostino, sarebbero state composte di 85 membri: 60 monache, 13 monaci, 4 diaconi e 8 fratelli laici. Nel 1335 il giovane re,  della Svezia Magnus e Bianca di Namur, nominarono Brigida gran dama di palazzo. Su richiesta del re, Brigida da al sovrano delle precise regole per un buon governo. Ma il sovrano è un frivolo e uno stupido e si mette a fare una guerra inutile imponendo ai poveri sudditi pesanti imposte fiscali. Brigida, allora, si reca con il marito Ulf in pellegrinaggio visitando tutti i luoghi santi dell’epoca. In Francia, ad Arras, Ulf gravemente ammalato guarisce grazie alle preghiere di Brigida e fa voto di entrare in un ordine religioso qualora ritorni in Svezia. Infatti, Ulf trascorrerà gli ultimi tre anni di vita ad Alvastra, presso i Cistercensi, dove muore nel 1344 in odore di Santità. Nel 1339 Brigida si reca in pellegrinaggio sulla tomba di San Botvid che le appare e le dice : “Io ed altri Santi abbiamo ottenuto da Dio la grazia che tu possa udire, vedere e conoscere le cose dello Spirito, e lo Spirito trasferisce in una misera casa a nord della cinta del monastero di Alvastra dove iniziano le rivelazioni di Brigida e riceve da Dio un Olavi, sotto priore del monastero di Alvastra è assai dubbioso delle profezie e rivelazioni di Brigida e riceve da Dio un castigo della sua incredulità, una paralisi fin quando non decide di realizzare la volontà di Dio nel fare il segretario di Brigida con l’impegno di redigere le “Rivelazioni celesti” e tradurle in latino. Una notte di natale, la Madonna le rivela che ci sono due modi per raggiungere il cuore di Dio e sono per primo l’umile e la vera contrizione e secondo modo la contemplazione delle sofferenze del Figlio. La regola del nuovo Ordine religioso è scritta al castello di Vadsterna ed è composta da tanti capitoli sui tre voti di povertà, castità e obbedienza sulle Regole dei monasteri dettate direttamente da Cristo. La Regola del nuovo Ordine deve essere approvata dai dicasteri romani e nel corso di un viaggio a cavallo tra Valdastra e Vadnestra, Brigida avrà una lunga visione narrata nel “Libro delle domande” (58 rivelazione) che la inciterà a partire per raggiungere il Sommo Pontefice. Brigida lascia la Svezia che non rivedrà più e giunge a Roma nel 1349 nella speranza di incontrarvi il Papa. Brigida nella sua vita, avrà grandi delusioni dai preti, dai vescovi e dai papi, infatti né Clemente VI né Innocenzo VI risponderanno alle sue richieste. Nel 1350, la figlia Caterina la raggiunge a Roma e insieme fondano un ricovero per i poveri. In quest’epoca, le appare un Angelo che le fa comporre sotto dettatura il “Sermo Angelicus”, si tratta di 21 lettere da leggere ogni giorno della settimana durante le Sante Messe in onore della Madonna.