Serre: Cisl, 9 mensilità arretrate lavoratori ‘Le Costiere -Persano Golf Resort’

 Senza stipendio da quasi 9 mesi, continua a tenere banco il caso dei 15 dipendenti del campo ‘Le Costiere -Persano Golf Resort’, la struttura a 18 buche degli Alburni inaugurata in pompa magna nel 2010 e anche recentemente per ultime 9 buche. Ma tra laghetti, querce e olmi resta il dramma di 16 lavoratori, che da dicembre 2012 non hanno percepito più nessuno stipendio – eccezion fatta per un acconto di 500 euro dato ad aprile e relativo allo scorso mese di novembre -. Una situazione curata ancora da Remo Criscuolo, segretario della Fisascat Cisl salernitana, che da più di un mese sta seguendo la vertenza che riguarda le maestranze del campo di golf di Serre. “La volontà della Italian Golf Development,la Srldi Brescia che gestisce la struttura, ancora non ci è chiara. Gli stipendi continuano a non arrivare e intanto giovedì prossimo i vertici dell’azienda hanno organizzato un incontro con i lavoratori presso il campo da golf. Tuttavia hanno chiesto di far rimanere fuori dal summit le organizzazioni sindacali. Questo ci lascia dubbiosi, perché non abbiamo ancora capito sela Igdvuole vendere, vuole andare avanti o vuole attivare gli ammortizzatori sociali. Non siamo mai stati ascoltati e la sitazione è a dir poco disastrosa”. Già il mese scorso, insieme all’avvocato Armando Esposito, componente dell’ufficio legale del sindacato di categoria,la FisascatCislchiese spiegazioni alla società per aver innanzitutto certezze sul pagamento degli stipendi arretrati e, successivamente, sul futuro dell’impianto e dei lavoratori. Un caso anomalo quello del ‘Le Costiere -Persano Golf Resort’, impianto che nonostante le mille difficoltà continua a svolgere una buona attività: “I lavoratori, nonostante gli stipendi non pagati, continuano a lavorare. Il campo è aperto e svolge regolare attività. Sicuramente non c’è la folla delle grandi occasioni, ma il green è sempre occupato dai giocatori. Si va avanti, anche se i fornitori vantano grossi crediti. Ma così non possiamo continuare.La Igddeve darci delle risposte”.