Regione…scandalosa!

di Rita Occidente Lupo

Nel Paese degli scandali, nulla più spaventa. Specialmente l’uso improprio del denaro pubblico! Qusta bizzarra estate, che un giorno dà il sole dardanico, l’altro un cielo uggioso, mentre il centro del Paese ancora balla per assestarsi, il terremoto già nell’aria dello scandalo regionale. La Guardia di Finanza e la Procura, con la lente d’ingrandimento per l’uso improprio di denaro a Palazzo Santa Lucia: 53 consiglieri del parlamentino, a dover rendicontare sulla gestione scellerata, con presunte spese anche per assecondare le proprie esigenze momentanee. Dalle consumazioni giornaliere, alla ristorazione, al superfluo, il caso di dire, nel curare il proprio trucco e parrucco. Il reato di peculato, contro la Pubblica Amministrazione, registrerebbe una campionatura dei diversi gruppi, fatta eccezione del governatore Stefano Caldoro: Pdl l’89%, Pd 82%, Idv 95%, Nuovo Psi  91%, Udc 65%, per un totale di 1.218.449€, ai singoli consiglieri. Giovanni Baldi (Udc): 15.477,50 -Dario Barbirotti: (ex Idv): 37.484,26 -Luigi Cobellis (Udc): 29.008 -Giovanni Fortunato (Lista Caldoro): 20.151-Monica Paolino (Pdl): 19.801-Anna Petrone (Pd): 11.300 Donato Pica (Pd): 11.800-Antonio Valiante (Pd): 11.300-Gianfranco Valiante (Pd): 11.300-Eva Longo (Pdl – ex consigliera regionale): 27.991. Una situazione incresciosa, ma non certamente nuova, che la dice lunga in tema di spartita di utili ed interessi. Di privilegi ed incarichi. L’amministrazione del denaro pubblico non segue logiche se non individualiste. E se il finanziamento pubblico ai partiti ha già offerto il fianco ad opportunisti di casta, la rosa partenopea non si discosta dal solco degli alti scanni. In tempi di crisi, mentre alcuni enti o associazioni no profit, costantemente subiscono chiusure di borsa, in nome d’un’economia salvaborsa, altri “graziati” riescono sempre ad aver la meglio, ottenendo finanziamenti anche per sagre fai da te! Lo scempio delle “parentele”, le raccomandazioni per accedere a questo o a quel “signore” di turno, per proporre, portare avanti, svolgere progetti ed iniziative fantasma o insignificanti, scandaloso! Eppure la carta costituzionale, come quella che l’Egitto ha lacerato in questi giorni di subbuglio, verga “democrazia”: un golpe anche nella Campania felix, quello che non i militari, ma gli uomini qualunque, di buona volontà, fautori dell’autentica cultura, vorrebbero, sempre consci che “carmina non dant panem”. Ma  il minimo per la sopravvivenza, a giusto diritto, lo pretendono, al posto del furto delle proprie necessità che certi politici gestiscono tra vari confort, per sè e parenti ed amici…col denaro pubblico!