La Salernitana prende forma, 12 giocatori in rosa

Maurizio Grillo

Le voci di calciomercato continuano a rincorrersi, ma ad oggi se si dovesse partire per il ritiro alla Salernitana basterebbe un bus da 12 posti, perchè tanti sono i calciatori sotto contratto. Il numero, destinato ad aumentare dopo i rinnovi e dopo altri rinforzi che giungeranno prima della partenza per Chianciano Terme (prevista per il 17 luglio) non raggiungerà valori considerevoli simili a quelli della rosa della Salernitana 2012-2013 che sfiorava i 30 elementi. Questo è stato da sempre uno dei problemi evidenziati anche da mister Carlo Perrone: troppi giocatori non permettono un lavoro intenso ed adeguato sugli undici che dovranno poi scendere in campo. Per non parlare del malcontento che si può generare negli esclusi, specie se poi si arriva addirittura ai “prestiti” alla Berretti, come successo per Vettraino e Salam Denè, o al numero impressionante di calciatori spediti in tribuna durante il match domenicale. Ipotizziamo che la Salernitana sia già in ritiro in quel di Chianciano Terme ed oggi pomeriggio si debba giocare la prima amichevole contro una compagine locale. Se consideriamo il 4-3-1-2 si dovrebbe scendere in campo con il seguente undici: tra i pali il riconfermatissimo Antony Iannarilli, difesa a quattro con Tuia a destra e Piva a sinistra, mentre i due centrali sarebbero Molinari sul centrodestra (anche se manca ancora l’ufficialità ma il rinnovo è ormai cosa fatta) e il giovane Silvestri sul centrosinistra reduce da una buonissima seconda parte di stagione in quel di Campobasso. Centrocampo così come quest’anno a tre con capitan Montervino mezzala a destra, Zampa play-maker nel ruolo che fu di Riccardo Perpetuini lo scorso anno, mentre sul centrosinistra David Mounard, leggermente arretrato che prenderebbe il posto di Manuel Mancini ormai tornato all’Hellas Verona. Nel ruolo di trequartista ci sarebbe la “new entry” con Luigi Grassi pronto a sostenere le due punte riconfermatissime Ginestra e Guazzo. In panchina finirebbero Gustavo e il greco Topouzis, uniche alternative a tutto l’undici titolare. Durante la stagione però come possiamo ricordare il trainer romano non ha disdegnato neanche il 3-5-2 modulo che risultò efficace soprattutto nel periodo in cui si doveva fare a meno di David Mounard a causa dei suoi problemi fisici. Ad oggi il 3-5-2 granata si schiererebbe con il riconfermato Iannarilli tra i pali, difesa a tre con Tuia (da apprezzare la sua duttilità in quasi tutti i ruoli della difesa), Molinari e Silvestri sul centrosinistra. Il centrocampo diventerebbe a cinque con Montervino sull’out destro (ruolo in cui lo abbiamo visto spesso all’opera e che fu suo anche nei primi match della stagione 2010-2011 con Roberto Breda in panca), Piva sulla fascia sinistra, mentre i tre centrali sarebbero Zampa interno a destra, Grassi play-maker centrale ruolo che lo terrebbe molto più lontano dalla porta costringendolo ad abbassarsi per far partire l’azione e Mounard interno a sinistra. Ecco forse proprio il francese con un po’ di adattamento potrebbe essere il Mancini della scorsa stagione, un ruolo più di sacrificio, lontano dalla porta ma con maggiore libertà sulla trequarti una volta in possesso di palla. In attacco i gemelli del goal Guazzo e Ginestra con Gustavo e Topouzis pronti a subentrare. Insomma nonostante siano ad ora in pochissimi sotto contratto, la Salernitana può vantare già grande duttilità, leit motiv anche della scorsa stagione. I due jolly in difesa potrebbero essere Tuia e Silvestri entrambi centrali ma capaci di giocare da terzini in caso di emergenza estrema. Il centrocampo risulta ad oggi invece quello più in attesa di rinforzi dal mercato per valutare i ritorni o le sostituzioni di Perpetuini e Mancini. Grassi infine potrebbe essere l’ago della bilancia, un calciatore davvero a 360 gradi pronto ad occupare tutta la zona centrale del campo, a partire dal vertice basso sino al trequartista d’appoggio alle due punte. Mancano ancora 23 giorni all’inizio del ritiro: la Salernitana inizia a prendere forma con un solo imperativo, continuare la scalata verso il calcio che conta.