Montecorvino Rovella: bestialità…in rete!

Rita Occidente Lupo

Ma come si può…abusare dei propri figli, coinvolgere terzi e filmare per la rete atti bestiali! Eppure, l’orribile episodio a Montecorvino Rovella, Comune di circa 13.000 anime, nei Monti Picentini, ha lasciato sbigottita non solo la comunità rurale. I minori, affidati ad una casa famiglia, dagli 11 ai 16 anni, vittime di un padre-orco, compiaciuto di bravate bestiali con gli amici! Come se dalla rete incassasse il plauso di tali crimini, senza alcun decoro nè pietà per innocenti stuprati per la vita. Perchè, dopo azioni così brutali, danni irreversibili sulla psiche! Ancora violenza-barbarie, binomio che ogni giorno non lascia più stupito alcuno! Anzi, pare che si sia perfino abituati a sentire  storture di ogni genere, atti contro natura,  fatti che s’impongono per abitudine, perdendo il mordente della novità. E si va sempre oltre, in cerca del sensazionale, dello spettacolare, di qualcosa che da un bel pezzo ha bypassato i limiti dell’etica e della morale pubblica. Nella comune opinione, la convinzione del mai fine al peggio! Nel carcere di Fuorni, i  bruti in attesa di giudizio! Oltre quello che di risonanza collettiva, già incassato! Ma certi reati, che uccidono minori, non appellabili a tribunale terreno, se non a divina misericordia! Infatti, il materiale pedopornografico, ormai in circuito, visionato da quanti, dietro l’apparente immagine perbenista, celano perversioni analoghe. Ora resta soltanto da verificare se ed in quali condizioni gl’imputati abbiano agito, anche se trascurabile perfino quest’ultima condizione, giacchè restano le schiaccianti prove del crimine commesso. La situazione, certamente trascinata da tempo ed emersa solo in seguito a denuncia dei servizi sociali locali, frutto di degrado. Soprattutto morale: la dignità del povero, a testa alta, rispetto alla bestialità anche dell’abbiente!