Venerdì 14 Giugno -Vangelo di Matteo Cap. 7, 25–32
“Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.”
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
“Parola del Signore” “Lode a te o Cristo”
Pace in Cristo
Pietro Bonifacio Carparelli obl-osb webmaster abbazialascala.it
Un pensiero su “Venerdì 14 Giugno -Vangelo di Matteo Cap. 7, 25–32”
I commenti sono chiusi.