Salerno: trasporti, dichiarazioni di Cuozzo e Santocchio

“Il CSTP sottoscrisse un contratto con la Provincia, tuttavia l’imperversare della crisi rende necessario lo sforzo di tutti per la revisione delle condizioni contrattuali, nella consapevolezza che, con l’affidamento dei servizi, la Provincia dà la possibilità al CSTP di sopravvivere. Pur avendo preso atto dei sacrifici sostenuti dall’Amministrazione Provinciale, al fine di salvaguardare l’azienda CSTP e, soprattutto i suoi lavoratori, chiediamo un ulteriore aiuto alla Regione, per ottenere una deroga alla stipula degli atti contrattuali a mezzo di condizioni più favorevoli.” Così, in una nota congiunta, l’assessore ai Trasporti, Michele Cuozzo ed il liquidatore unico del CSTP, Mario Santocchio, impegnati in Regione per il rinnovo del contratto di servizio. Il contratto in essere in regime di proroga, stipulato tra la Provincia di Salerno e il CSTP, relativo ai servizi gestiti dall’Amministrazione provinciale con fondi trasferiti dalla Regione Campania, infatti, è ritenuto, ad oggi, poco remunerativo dal CSTP, essendo cambiate le contingenze economiche di un mercato devastato dalla crisi. Allo stato, purtroppo, i contratti non possono essere revisionati se non a mezzo dello strumento dell’evidenza pubblica (versione ufficialmente fornita dalla Regione Campania), e la richiesta della dirigenza del CSTP di tagliare i servizi facendo restare inalterate le risorse (con un aumento consequenziale del corrispettivo), è stata ritenuta non consona dall’assessore provinciale Cuozzo, in quanto andrebbe a penalizzare utenti e lavoratori. L’assessore Cuozzo, poi, chiede a Santocchio di diminuire lo stipendio al Direttore Generale.“Non è più tollerabile- evidenzia Cuozzo– che mentre i lavoratori pagano con il licenziamento o con la cassa integrazione, qualcuno si permette il lusso di percepire alle loro spalle ancora stipendi d’oro. Chiedo a Santocchio di dimezzare lo stipendio del dirigente CSTP, il quale, pare, che percepisca, o abbia percepito, niente poco di meno che la misera somma di oltre duecento mila euro all’anno. Il taglio dello stipendio eviterebbe cassa integrazione e licenziamento ad altri operai. Nel frattempo, stasera con Vetrella potremmo decidere di spogliarci delle competenze provinciali per il bene dei lavoratori, onde far accogliere dalla Regione la proposta di revisione del contratto formulata dal CSTP”.