Tramonto di un astro nascente…
di Rita Occidente Lupo
In un Paese in cui l’approssimazione, giammai di troppo, nessuna meraviglia che i politici improvvisati, avendo masticato per secoli tutt’altro, si ritrovino a capitombolare con la stessa foga, con la quale hanno tentato l’ascesa. L’astro nascente, all’insegna di 5 Stelle, Beppe Grillo, noto nella sua comicità popolare, traghettato in scenari politici con la foga del web, di pari passo alla sua veemente smania di aggressività verbale! Sulla quale, in tanti ad esser periti, ma sui fatti, il deserto ideologico. E così, anche a Beppe, la Caporetto comunale, non lesinata! Forse qualcuno sperava che i seggi parlamentari lo graziassero, sollevando il prosit a calici colmi d’invettive, più che di risoluzioni dei bisogni! Nel momento in cui più di qualcuno ad ombreggiare le ciglia, destandosi da un momentaneo sogno, conscio che blaterare sulle piazze, seppur gremite per la novità, non solutorio del siparietto politico. Anzi, a tendone alzato, ancora scene convulse senza portare a nulla. Tranne che a raggranellare un po’ di popolarità, acquistando una seconda pelle, nell’habitus di un politico di terza Repubblica, tutta da coniare! Perchè se la prima, con il decesso di Andreotti dei giorni scorsi, ha consapevolizzato sul filone che ormai nella nostra era, dileguato, di quando cioè, la politica, un’arte, la seconda con inciuci e litigi mitraglianti, senza rispetto neanche delle tribune mediatiche, non ha fatto altro che proiettare caos nelle case degli stanchi aficionados di uno schermo piatto, sempre più satellitare. Grillo ha creduto d’esser innovativo con la rete: in prestito, da Obama, la grinta d’una campagna a colpi di mouse, ma anemica di contenuti. Il limite delle 5 Stelle, l’assenza di un programma. Fustigando il vuoto istituzionale, colpendo i presenti, senza esser propositivamente alter ego d’attese italiane, il declino. Ora, la scena convulsa che vede perfino il fedelissomo Rodotà, spiccare il volo dal suo compagno di ventura “politica” la dice lunga, in tema d’alleanze. Fedeltà sarebbe spararla troppo grossa, giacchè nella nostra era, questa sembra ormai soltanto una reminescenza nostalgica in ogni campo! Eppure c’è chi, oltre alla fedelissima Arma, ne conosce ancora lo spessore ideologico: che non si trincera dietro sigle fai da te, in appannaggio d’urne ballottate. Il riferimento a quei peones che ancora credono che le promesse al vento, seguano rotte marinaresche. Dietro un Porcellum ancora tutto da riesaminare, per rivisitare un sistema elettorale fasullo, un Mattarellum…per suonare la riscossa di chi, in nome dell’esasperazione popolare, è riuscito a rubar consensi, fidando ancora una volta…sulle sue buone stelle!
Sempre impeccabile le Sue analisi direttore