Don Puglisi beato!

di Rita Occidente Lupo

La lotta per la mafia fino al “Me l’aspettavo”. Il prete-coraggio, come anche don Giuseppe Diana, a combattere quella cancrena della società siciliana, senza mai porre la parola fine. Nelle omelie, tra i giovani, a scuola, don Pino a lottare a colpi di fioretto dialogico contro il potere delle cosche. Martire del nostro tempo, il primo sacerdote che viene elevato giustamente agli onori degli altari, per l’immolazione della sua vita, senza tema di difesa della propria incolumità. Quando si parla di talari inclini più al proprio interesse, che a quello del mandato, di sacerdoti scivolati negli scandali del nostro tempo, più che di fedeli seguaci del Cristo, le luci della coerenza. Don Puglisi, che l’Associazione Libera porta avanti come testimonial, nella Giornata della Memoria, tra poco sarà venerato dal culto popolare. La notizia, grazie al Pontificato di Papa Francesco, ha incontrato l’ovazione generale. Oltre 80.000 al Foro Italico di Palermo all’assorta lettura dell’atto in latino. Poi, il ricordo di tanti, l’effigie del sacerdote ucciso dai sicari nel giorno del suo 56° compleanno, davanti casa, nella consapevolezza che le sue ore, scandite di preghiera e d’impegno, immolate al coraggio senza frontiere! Foto ilcittadinomonzabrianza.it