Faro del Sarno: accordo Governo-Regione Campania disinquinamento richiede efficienza e capacità programmazione

Sul Burc di Lunedì 29 Aprile è pubblicato l’accordo tra Governo e Regione Campania per l’utilizzo dello stanziamento di oltre 200 milioni di euro per interventi sulla depurazione del mare. Si tratta dell’attuazione di una delibera del  CIPE del marzo scorso.Si tratta di interventi per l’adeguamento del depuratore di Napoli est, la costruzione dei depuratori di Forio d’Ischia e Lacco Ameno, l’adeguamento dei depuratori di Benevento e di Capaccio,il riordino dei collettori orientali di Napoli, la costruzione del collettore di Ercolano.Come al solito emergono forti ritardi da parte della Regione Campania.Infatti è passato più di un anno tra la delibera  del Cipe e questo atto. E guardando nel merito le schede  si vede che solo per Ercolano c’è il progetto definivo e progetti esecutivi per l’adeguamento del depuratore di Capaccio e il riordino dei collettori di Napoli orientale. Per gli altri interventi come  l’adeguamento alle norme europee del depuratore di Napoli est e i depuratori di Ischia siamo ancora in alto mare e non si capisce chi concretamente sta lavorando ai progetti e alla predisposizione degli appalti. Il cronoprogramma imposto dall’accordo è molto stringente e pone vincoli seri sulla gestione e la manutenzione delle opere. “E’ positivo che grazie all’azione del Governo uscente si sono destinate risorse del fondo di coesione e sviluppo per la depurazione.Si è perso tempo dal 2008 al 2011 sottraendo risorse al mezzogiorno e bloccando opere importanti-ha dichiarato Paolo Persico-della rete Faro del Sarno.Ma i tempi di realizzazione saranno ancora lunghi per le carenze di programmazione e capacità operativa della Regione.Inoltre è sempre più evidente ,in particolare per l’area del comune di Napoli che senza la definizione dei soggetti di indirizzo e di gestione del ciclo integrato delle acque e della depurazione non si riesce a fare un salto di qualità nella programmazione e nella gestione delle opere:Già oggi ve ne sono di finite e inattive per contrasti sulla gestione o interventi semplici che da altre parti si fanno velocemente che vengono rinviati con grave danno per il nostro golfo- Ha concluso Paolo Persico.”