Qualità della vita? Povero Sud!

Rita Occidente Lupo

Qualità della vita? Stop tabelle! Finito da un bel pezzo il tempo in cui ci si fidava del condomino della porta accanto. In cui antichi grani di saggezza popolare “Il vicino, mezzo parente” congedati con tanto di sprangate all’uscio. Diffidenza e scetticismo, basalto dei rapporti umani. Anche se Papa Francesco invita alla fiducia ed alla speranza, pare proprio che la prudenza abbia le gambe kilometriche. E l’illegalità marci al di là di ogni previsione. La criminalità allunga la sua ombra anche in realtà credute un tempo vergini. La disperazione di chi si vede costretto al lastrico, di chi si sente frustrato dal legittimo desiderio di un’occupazione per sopravvivere, agitanti la scena inquieta del nostro tempo. Che cerca di reagire alla crisi, contenendo a volte la foga verso l’intero sistema, tenendosi a lato delle urla grilline, ma restando in totale dissenso sullo scenario pietoso, che registra un’Italia mortificata sotto ogni profilo. Anche se il bavero, sempre troppo basso da poter essere sollevato, per riparare dai ferali venti! Le tabelle, da sondaggi a volte approssimativi, basta leggerli in questi giorni, per notare come di ora in ora mutino i consensi italiani a questo o quel partito, leader o coalizione. Non si comprende più nulla, in nome di grandi intese, sotto le quali ricoverati incerti tentativi di tenere in piedi, su un terreno franoso, l’empasse attuale. Ma il Sole 24 Ore, non demorde e persevera le sue ricerche. Sul podio, Bolzano, primo posto per ”Qualità della vita 2012 nelle province italiane”, in antitesi a Taranto. Il Centro Nord, per imprenditoria, lavoro, infrastrutture e rete sociale, ancora una volta a guadagnar punti, staccandosi nettamente dalle cenerentole Bari, Salerno e Napoli. Ovviamente, anche tali dati potrebbero esser riletti sotto un’altra ottica, giacchè la stessa Bologna, detronizzata decisamente. Insomma, col tempo, non risultano sedimentate realtà che non subiscano picconate per i tempi. Ma, giacchè tutto il mondo paese, nell’attuale quadro globalizzato non c’è da disperare. Prima o poi il Sud potrà spiccare il volo. Quanto cercherà di curare l’attuale classe dirigente, ancora a rimescolar consensi, troppo occupata per una legge elettorale da rimodulare senza graziati! Ma questa, un’altra storia tutta da leggere in corso d’opera, senza poter tenere in giusto conto, purtroppo, il lavoro dei Saggi. Ma in fondo, in tanti a sollevare l’interrogativo, “Gl’Illuminati” cosa avrebbero pontificato di concreto?