Cava de’Tirreni: PD su sindaco Galdi

Il Sindaco Galdi, con la rottura politica con l’ex Presidente della Provincia, aveva dato l’impressione di uno scatto di dignità, rompendo un legame che in questi anni è servito solo ed esclusivamente alla gestione del potere. Purtroppo è stata solo una illusione. Oggi le sorti dei cavesi e dell’intera città passano per le decisioni dell’ On.le Mara Carfagna, ed il Sindaco, ancora una volta, ha dimostrato di essere un politico pavido ed in continua ricerca della approvazione dell’onorevole di turno. La città, al contrario,  ha bisogno di un primo cittadino che sia libero, che abbia il coraggio di anteporre il bene della comunità alle ambizioni personali e che soprattutto non abbia bisogno della continua approvazione straniera. A Cava va superata la logica di chi come Galdi permette a chi non è cavese di determinare, pregiudicandolo, il futuro dei cavesi. La città ha, inoltre, bisogno di una classe dirigente rinnovata non tanto sotto il profilo generazionale quanto sotto il profilo della serietà, della coerenza, dell’onore e della dignità politica. La composizione della nuova maggioranza e della giunta non lascia dubbi, è deprimente. Non sfuggirà certo ai cittadini che oggi troviamo a sostegno del Sindaco consiglieri eletti con le liste in appoggio alla candidatura a Sindaco di Luigi Gravagnuolo e soprattutto consiglieri che pochi mesi fa furono firmatari di una mozione di sfiducia contro il Sindaco Galdi. A Cava va quindi superato il trasformismo e l’opportunismo che hanno condizionato le ultime amministrazioni. La città ha, infine, bisogno urgente di una alternativa che veda la partecipazione attiva dei cittadini. L’ospedale presto chiuderà, smentendo definitivamente l’attuale amministrazione; il trasporto pubblico è ormai quasi inesistente, evidenziando l’inconsistenza della tanto pubblicizzata filiera istituzionale; il piano traffico attualmente in vigore rende difficoltoso ogni spostamento, anche a causa dell’assenza di servizi che offrano ai cittadini una valida alternativa all’auto; il commercio cavese, che per anni ha reso attrattiva questa città, vive un momento di crisi tragico senza che l’attuale amministrazione abbia provato ad immaginare iniziative per favorirne una ripresa; le frazioni sono state lasciate colpevolmente al loro destino; la condizione delle strade e più in generale il degrado urbano della città ci avvicinano sempre più all’hinterland napoletano. Questi sono solo alcuni dei problemi di cui soffre la città e, proprio perché tanti e seri, è necessario il contributo e l’entusiasmo di tanti e non di pochi. A Cava va superata la dannosa pratica del delegare, dell’assegnare a pochi il compito di immaginare il futuro di tanti. Tutto questo va fatto adesso.