Salerno: Morrone denuncia stranezze Campania Libera
Spett.le Procura regionale della Corte dei Conti- Napoli; Spett.le Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno
La presente fa seguito alla precedente denuncia, inoltrata dal sottoscritto ai medesimi Organi in indirizzo il giorno 06.03.2013, con la quale si segnalavano alcune stranezze riguardanti il finanziamento dell’Associazione Campania Libera – lista che ha sostenuto la campagna elettorale delle regionali del 2010 per il candidato alla Presidenza della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Tuttavia, anche dopo la mia denuncia e la sua ampia diffusione pubblica, nessuno dei responsabili ha ritenuto di dover chiarire il dettaglio delle entrate e delle spese sostenute dalla predetta Associazione. Chiarimento, a mio avviso, di estrema importanza, e decisivo per dimostrare trasparenza e rigore in un ambito nel quale, troppe volte negli ultimi tempi, solo la Magistratura riesce a enucleare fatti e comportamenti, a dir poco, sgradevoli ed esecrabili. Chiarimento, peraltro, che dovrebbe essere frutto di uno spontaneo bisogno della persona con responsabilità pubbliche, più che di una domanda legittima di un cittadino-elettore. L’unica precisazione, però, è pervenuta – l’ho appresa solo dalla lettura di alcuni quotidiani -dal Presidente dell’Associazione Campania Libera, Francesco D’Acunto. Egli, nel dichiarare che “gli eletti e i candidati non hanno niente a che fare con la lista” – confermando di fatto quanto avevano precedentemente affermato gli stessi candidati in relazione alla loro completa estraneità dall’utilizzo dei fondi dell’Associazione – aggiunge che “quello è un rimborso per la candidatura di De Luca”. Tanto premesso, ho ritenuto doveroso esercitare il diritto all’informazione, da cittadino e da elettore, e ho svolto autonomamente alcuni approfondimenti. Quindi, ricapitolando: dalle affermazioni di D’Acunto, il candidato De Luca sarebbe l’unico fruitore dei fondi di Campania Libera e li avrebbe utilizzati (almeno per la parte di rimborsi pubblici elettorali di circa 600.000 euro) per la sua campagna elettorale. Appare, invece, dalla lettura della dichiarazione di legge, consegnata da De Luca a dal suo mandatario elettorale (sempre D’Acunto), al Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte di Appello di Napoli, che le spese del candidato medesimo per le elezioni regionali del 2010 ammontano complessivamente a euro 18.562,38. Risorse, quelle suddette, che sono rivenienti, per un importo di euro 19.000 (versati stranamente in contanti alla Banca CARIME di Salerno), da finanziamenti di 11 contributori riportati nominativamente dalla dichiarazione medesima. Questi ultimi sono, per la maggior parte, persone nominate dal Comune di Salerno all’interno di società miste dello stesso ente e pochi altri sono rappresentanti istituzionali, nazionali e locali, iscritti al Partito Democratico e legatissimi all’attuale Sindaco del secondo capoluogo della Campania. Alle predette spese sono aggiunti – sempre rilevandolo dalla dichiarazione di legge – altri circa 7.500 euro per “messaggi politici autogestiti concessi a tariffa ridotta”, nel mentre la quasi totalità del finanziamento alla campagna elettorale di De Luca (19.000 euro) è stato speso per “produzione, acquisto e affitto materiali e mezzi di propaganda” (praticamente manifesti). Dunque, ne deriva una uscita complessiva per comunicazione e propaganda di circa 26.000 euro. Qui mi permetto di far osservare, a chi ricorda quella campagna elettorale di De Luca e la copertura totale e continua di manifesti in tutta la regione, che ha avuto un trattamento amicale da chi gli ha prodotto il materiale, se, con meno di 30.000 euro, è riuscito ad acquistare quella mole impressionante di propaganda. Contemporaneamente, se andiamo a guardare il bilancio di Campania Libera, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ne ricaviamo che alla voce “spese elettorali, di propaganda e comunicazione politica” riporta un’uscita di 916.491,00 euro. Considerato che, come afferma D’Acunto, Campania Libera ha finanziato solo la campana elettorale di De Luca, ne consegue che c’è una sproporzione (circa 30.000 euro, contro circa 1 milione di euro) che andrebbe chiarita. La sproporzione è rilevabile tra ciò che dichiara, sempre D’Acunto, come mandatario della campagna elettorale di De Luca e quello che lo stesso certifica, invece, nella qualità di Presidente dell’Associazione Campania Libera. Rimane, inoltre, da definire come siano stati spesi, solo per De Luca, i circa 2 milioni di euro complessivamente incassati da Campania Libera, tra finanziamento pubblico, privato e da parte del Partito Democratico. Come va sciolto, altresì, ogni interrogativo su chi siano i privati e gli enti che hanno finanziato l’Associazione di cui trattasi per circa 500.000 euro complessivi, tenendo presente che stiamo parlando di risorse che sono state spese, tutte ed esclusivamente, per la campagna elettorale dell’allora ed attuale Sindaco di Salerno. Perciò, rispetto ad una figura istituzionale che amministra soldi pubblici è necessario dissolvere ogni dubbio o sospetto che i finanziatori della campagna elettorale possano essere persone o enti portatrici di interessi e legami con il Comune di Salerno. Il sospetto non è neppure peregrino se si pensa che, come ho già segnalato poc’anzi, gli 11 contributori che hanno costituito la provvista di 19.000 euro sono quasi tutti riconducibili a questo tipo di rapporto “interessato”. Infine, una considerazione amara: come può essere, la politica, ritenuta accessibile da tutti i cittadini, se una singola candidatura richiede la disponibilità di somme di denaro così imponenti? Nell’attesa di ricevere i chiarimenti dovuti e di conoscere se i comportamenti descritti sono tutti aderenti alla disciplina di legge, saluto distintamente.
Fausto Morrone