Salerno: Cisl, basta con ricatti e accuse lavoratori pubblico impiego

“Se a questi dati nazionali si aggiungono i tagli lineari applicati dalla Giunta Caldoro – afferma il Segretario Generale della CISL FP Pietro Antonacchio – con incursioni scellerate all’interno dei fondi contrattuali, allora si può ipotizzare che nel concreto la perdita effettiva del potere d’acquisto dei salari è circa il 20% cosa che ormai ci ha portato a pareggiare i tagli avuti in Grecia e Spagna, laddove sono stati decurtati direttamente i salari oppure sono state azzerate le tredicesima. E poiché ci si sta avvicinando a giugno, mese in cui vi sono importanti scadenze fiscali, IMU –TARES ecc., allora non è peregrino ipotizzare che sarà veramente dura per la maggior parte delle famiglie. L’abbattimento dei posti di lavoro nella pubblica amministrazione, stimato complessivamente in oltre 300.000 unità e che potrebbe aver causato un risparmio di circa 8 miliardi di euro, è in controtendenza atteso che la spesa pubblica complessiva è aumentata. Ciò sta a significare che chiunque ha governato il nostro paese lo ha fatto indebitandolo e distribuendo prebende ad amici ed amici degli amici. Bisogna rilanciare un vero processo di riorganizzazione del lavoro pubblico nella considerazione che un settore pubblico efficiente favorisce l’evolversi di un settore privato sempre più efficace, garante di qualità e di appropriatezza prestazionale. Stiamo andando verso il degrado complessivo del nostro paese nel mentre si assiste che una porzione dei nostri parlamentari si sbizzarrisce in una assemblea permanente di scolastica memoria. Se fino ad ieri eravamo un popolo di poeti e navigatori, con sconcerto dobbiamo prendere atto che siamo diventati una popolazione di politicanti infantili ed inconcludenti. E’ forse proprio giunta l’ora di dire basta e riprenderci la dignità di ricominciare a sperare.”