Salernitana, la doppietta di Mounard vale mezza promozione

Maurizio Grillo

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Salernitana torna alla vittoria dopo 5 partite. I tre punti non sono stati certo conditi da un bel gioco, ma alla fine conta il risultato finale. I granata ringraziano la verve ritrovata di Mounard e la papera di Scuffia. “Nel calcio non si parla di fare gol: si parla di vincere”. Parafrasando le parole dell’indimenticato Helenio Herrera, allenatore dell’Inter dei record degli anni Sessanta, la Salernitana affronta all’Arechi il Melfi di mister Bitetto per lasciare alle spalle la crisi. Perrone schiera i suoi uomini con il 4-3-1-2: Tuia affianca Molinari in difesa, Mounard supporta il tandem d’attacco Ginestra-Guazzo, ex di turno. I lucani, reduci da 13 punti raccolti nelle ultime 5 gare, vivono un periodo di grande forma e intendono alimentare la striscia di risultati positivi. Bitetto conferma il suo 3-5-2 e spera di uscire indenne dalla trasferta campana. Prima azione di marca granata: al3’ Scuffia anticipa Guazzo su cross basso dalla sinistra di Ginestra. “La diffida non è una sconfitta ed ora nessun pentimento: è la nostra vita e vinceremo la nostra partita”: questo striscione campeggia nel settore inferiore della Curva Sud. Proteste dei campani al 6’: Montervino viene atterrato sull’out di destra da Gennari, ma l’arbitro non ravvisa gli estremi per il calcio di punizione, nonostante l’intervento del difensore del Melfi fosse parso punibile anche con un  cartellino giallo. Il Melfi dimostra d’avere una buona condizione atletica ed opera un pressing asfissiante sui portatori di palla della Salernitana, impedendo una fluida manovra di gioco alla Perrone band. La Salernitana guadagna il primo angolo della partita al minuto 12: sugli sviluppi del corner Scuffia esce con i pugni, Mounard di avventa sulla sfera, ma calcia alto. Buon break del Melfi al quarto d’ora: Improta si invola in contropiede, giunge al limite dell’area e tira, ma la sfera finisce a lato. Al 19’ screzio tra Montervino e Croce: il signor Paolini di Ascoli Piceno ammonisce entrambi i calciatori. La Salernitana manifesta grandi difficoltà nella costruzione della manovra di gioco: ci sembra di rivedere il film dello scorso anno con il Salerno Calcio. Il Melfi si schiera con tantissimi elementi dietro la linea del pallone e mostra un’ottima organizzazione difensiva: non a caso la Bitetto band vanta la seconda migliore retroguardia del girone. Al 24’ Mounard prova a inventare per Guazzo, bravo a tagliare dalla destra, ma la girata del Principe si spegne a lato. Clamoroso al 29’: il Melfi passa in vantaggio. I granata subiscono un contropiede dopo calcio d’angolo a favore con Mancini e Tuia che, rimasti da soli a coprire la retroguardia, non riescono a fermare la poderosa avanzata di Croce, abile a superare gli avversari, a presentarsi dinanzi a Dazzi ed a battere il portiere avversario con un preciso destro all’angolino. I lucani passano meritatamente in vantaggio: Salernitana irriconoscibile. L’emblema del primo tempo della squadra granata è un tiraccio di Ginestra che termina lontanissimo dai pali della porta difesa da Scuffia. Al 37’ prima vera palla gol dell’incontro costruita dalla Salernitana: Mounard riceve palla dopo la respinta della difesa su calcio d’angolo, salta l’avversario e crossa sul secondo palo per Guazzo sul cui colpo di testa Scuffia interviene prodigiosamente a deviare in angolo. Al 41’ i granata arrivano al pareggio: Mounard firma un perfetto anticipo di testa su cross dalla trequarti di Piva e supera Scuffia spedendo la palla nell’angolo alla sinistra del numero uno ospite. Il Melfi porta fortuna a Mounard: il francese, dopo aver regalato la vittoria ai granata nel match di coppa giocato lo scorso agosto, sigla il suo primo gol stagionale all’Arechi, il secondo complessivo contando anche la rete messa a segno a Foligno. La Salernitana, punta nell’orgoglio dal gol del vantaggio del Melfi, sembra essersi scossa dal torpore iniziale e finalmente comincia a macinare gioco. Il primo tempo termina 1-1.”I bambini hanno diritto a curarsi”: i tifosi granata ad inizio ripresa manifestano la loro vicinanza nei riguardi del bambino di Serre che necessita di particolari cure per debellare una serie malattia. Al 3’ Perpetuini pesca Ginestra in profondità e la girata del Cobra finisce alta sopra la traversa. E’ il preludio al gol del vantaggio: sessanta secondi dopo Mounard porta avanti la Salernitana con la complicità di Scuffia, che si lascia sfuggire un’innocua conclusione dai 25 metri del trequartista francese. La papera del numero uno ospite regala, dunque, un inaspettato, ma prezioso vantaggio. I granata, galvanizzati dall’insperato 2-1, attaccano ancora: sponda di Molinari per Mancini che spara alto da buona posizione. Il Melfi sembra avere accusato il colpo: d’altronde prendere un gol su infortunio grave del portiere è una notevole mazzata psicologica. Al minuto 11 i lucani provano a reagire: il tiro velleitario di Gennari da oltre 30 metri finisce fuori. Un minuto dopo Ginestra lancia in profondità Guazzo, ma il pallonetto del Principe è fuori misura. Perrone opera, nel frattempo, la prima sostituzione: Capua rileva Montervino, che lascia la fascia di capitano al suo vice Molinari. Dopo il cambio il Melfi guadagna il primo corner della propria gara sugli sviluppi di un errato retropassaggio di Luciani. “Per molti sei solo motivo di gita, per noi ultras è uno stile di vita”: altro striscione in Curva Sud. Il Melfi esce dal guscio ed incomincia a creare azioni pericolose, guadagnando angoli in serie. I ritmi della gara si abbassano notevolmente, complice anche il primo caldo della stagione, e la Salernitana prova ad amministrare il vantaggio. Perrone decide di coprirsi e tira fuori dalla mischia Mounard, sostituito da Chirieletti. Al 35’ primo cambio operato dal Melfi: entra D’Angelo, esce Dermaku. Al 38’ buona chance per il Melfi: colpo di testa di Croce e palla sul fondo. Sessanta secondi dopo i lucani esauriscono le sostituzioni a loro disposizione con un doppio cambio: escono Gennari e Gatto, entrano Orlando e Conte. Subito dopo le sostituzioni degli ospiti Ginestra sfiora il tris con un destro a giro che lambisce il palo alla sinistra di Scuffia. Ad un minuto dalla fine Piva esce dal campo per crampi e viene sostituito da Giubilato. L’arbitro Paolini assegna cinque minuti di recupero. I minuti finali vivono di uno sterile forcing offensivo del Melfi, ma alla fine vince la Salernitana. I granata ritrovano il sorriso, allungano in classifica sul Pontedera, secondo a cinque punti, e mantengono inalterato il vantaggio sulla terza in classifica (Chieti a -11). A Fondi ci sarà il primo match-ball per conquistare la promozione.