Papa Francesco, Angelus, saluto ai giovani ed ai foulard bianchi


dal

 

nostro inviato MariaPia Vicinanza

Vangelo della Misericordia, basato sul perdono e sulla fede. Col coraggio di predicarla ovunque, giovani ed adulti, fedeli semplici e consacrati. Papa Francesco stamane ha basato il Suo saluto ad una folla che lo acclamava festante, circa 100.000, sul perdono di Dio, in occasione della Festa della Divina Misericordia, che ricorda come l’amore misericordioso, già palesato a Suor Faustina Polanska, non abbia confini. Alla vigilia di tale giornata, il ricordo di Papa Wojtyla ha strappato scroscianti applausi. Il saluto ai giovani di varie scuole francesi ed anche ai foulard bianchi, scout che prestano servizio a Lourdes agl’infermi, nati all’indomani delle apparizioni a Bernardette Soubirous. Fiducia in Dio e perdono, nella comunione vescovo-fedeli, la predicazione del Pontefice, che non cessa di strappare consensi e di conquistare folle oceaniche. E se con Wojtyla vennero fuori i papa-boys, c’è da giurarci che anche con Mario Bergoglio, l’entusiasmo delle nuove leve, palpabile. Il tradizionale saluto concluso col “Buon appetito” ancora a rimuovere semplicità d’intenti: in giubilo la folla che, malgrado il clima estivo, ha retto stipata da Piazza San Pietro a Via della Riconciliazione, senza batter ciglio per la durata del discorso. In parte a braccio, come nello stile del novello successore di Pietro, in parte scritto, in ossequio a quella spiritualità che vien portata avanti nella fiducia e nella testimonianza. E, Papa Francesco, sta mostrando di giorno in giorno come sia l’agire e non il predicare sterilmente, caparra di sequela cristiana!  Ognuno, congedandosi dalla folla, con il cuore più ricco di serenità e di pace, quella che il Papa ha rimarcato nasce dall’interno di ognuno, per essere sparsa intorno a sè.