Scafati: amministrative, Santocchio contro politica familistica!
Echi elettorali amministrativi, a Scafati, che a fine maggio vedrà di nuovo le urne aperte, per eleggere il primo Cittadino. In pole position il sindaco uscente Pasquale Aliberti, con varie liste. “Scendere in campo significa impegnarsi seriamente per la città, che implora un cambio di registro civico!” Questo il commento lapidario di Mario Santocchio, nella lista che sostiene la candidatura a sindaco di Cristoforo Salvati, in quota Fratelli d’Italia. Il sindaco azzurro, conta sul consenso forzista, ricoperto dal Partito alle ultime competizioni politiche, ma Santocchio punta sul rinnovamento che la politica esige, specialmente a Scafati “carente di viabilità idonea al progresso civico, di economia al passo coi tempi, di Sanità da difendere a denti stretti!” Inoltre, per il presidente del Cstp, la politica non appannaggio clientelare, ma servizio non alla mercè del familismo. “La città implora adeguate aree gratuite- commenta ampiamente, srotolando in parte il programma elettorale- visti i tempi che corrono, per la sosta. Via strisce blu, nei due poli, est ed ovest! Creare economia, significa favorirla partendo dal basso. Si parla tanto di sicurezza civica, ma non si fa granchè per garantirla: un sistema di videocamere potrebbe se non altro far sentire maggiormente protetti gli abitanti, che spesso si vedono bersaglio di criminalità. La macchina amministrativa dovrebbe funzionare con trasparenza ed autonomia, riorganizzandola sì da eliminare anche il superfluo. Il futuro, nelle mani dei giovani, che vedono nebulosi i propri orizzonti, per la carenza occupazionale. Sostenere iniziative private, coerente con l’utilità sociale: in tale ottica meritocrazia e non privilegi! Una politica di servizio, ostracizzando clientele mortificanti, come quelle attualmente impersonate dall’attuale Amministrazione, in cui figli e generi dei consiglieri comunali, hanno adito alle società appaltanti lavori comunali. Rampolli di consiglieri eletti col centro-sinistra, transitati nel centro-destra, vincitori di concorsi pubblici! Per noi, decisi a scendere in campo per combattere ogni sorta di discrimine, gli uffici d’urbanistica e ragioneria dovranno rispettare la cronologia nell’evadere le pratiche. La realizzazione dei Pip, ostacolata dall’Ammnistrazione, volano occupazionale. In quanto al Puc, da sottolineare che le promesse del 2008 elettorali, disattese! Come per i servizi: la città dovrebbe godere d’infrastrutture idonee, d’edifici per attività ludiche. In quanto al commercio terziario e tradizionale avanzato, da sostenere e sviluppare. Prioritario il battersi per scongiurare lo scippo del presiddio ospedaliero. La vivibilità scafatese urge d’infrastrutture, per cui soltanto sollecitando l’Anas per l’ultimazione della 268, con relativa bretellla d’accesso in Via Sant’Antonio Abate, si potrebbe rendere un servizio alla collettività. Perchè alle urne il centro.destra spaccato? Aliberti non ha fatto il passo indietro nel ricandidarsi. Ad ogni tornata elettorale presente o personalmente o con suoi esponenti anche familiari, a parte rumors che recentemente addirittura spettegolano di un genitore in corsa europea! Dribblato l’invito ad indietreggiare, come sulle Primarie, lo slogan adottato <<Non politica di poltrone>> almeno così commenta il suo ruolo nell’assise di Palazzo Sant’Agostino, ci chiediamo la coerenza dove sia finita: ma i cittadini, intelligentemente, sono in grado di decodificare… le parole dei marinai!”