Salerno: Caritas III^ Domenica di Quaresima
“Insieme sulla roccia” La nostra roccia è Gesù, e aggrappati a Lui, nulla potrà farci paura. La carità come vita nella fede. Questo è ancora tempo di misericordia Tutta la vita cristiana è un rispondere all’amore di Dio. All’uomo è concessa una possibilità: il cambiamento. La prima risposta è appunto la fede come accoglienza piena di stupore e gratitudine di un’inaudita iniziativa divina che ci precede e ci sollecita. E il «sì» della fede segna l’inizio di una luminosa storia di amicizia con il Signore, che riempie e dà senso pieno a tutta la nostra esistenza. Dio però non si accontenta che noi accogliamo il suo amore gratuito. Egli non si limita ad amarci, ma vuole attiraci a Sé, trasformarci in modo così profondo da portarci a dire con san Paolo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (cfr Gal 2,20). Quando noi lasciamo spazio all’amore di Dio, siamo resi simili a Lui, partecipi della sua stessa carità. Aprirci al suo amore significa lasciare che Egli viva in noi e ci porti ad amare con Lui, in Lui e come Lui; solo allora la nostra fede diventa veramente «operosa per mezzo della carità» (Gal 5,6) ed Egli prende dimora in noi (cfr 1 Gv 4,12). La fede è conoscere la verità e aderirvi (cfr 1 Tm 2,4); la carità è «camminare» nella verità (cfr Ef 4,15). Con la fede si entra nell’amicizia con il Signore; con la carità si vive e si coltiva quest’amicizia (cfr Gv 15,14s). La fede ci fa accogliere il comandamento del Signore e Maestro; la carità ci dona la beatitudine di metterlo in pratica (cfr Gv 13,13-17). Nella fede siamo generati come figli di Dio (cfr Gv 1,12s); la carità ci fa perseverare concretamente nella figliolanza divina portando il frutto dello Spirito Santo (cfr Gal 5,22). La fede ci fa riconoscere i doni che il Dio buono e generoso ci affida; la carità li fa fruttificare (cfr Mt 25,14-30). Dio è paziente. Il suo essere paziente ci invita a: Essere pazienti come….: una ragazzina ‘straordinariamente’ normale, con i suoi slanci di adolescente, le sue gioie, i piccoli problemi, con i sogni e le delusioni tipici dell’età, che diventò un modello coinvolgente per la “santità” vissuta nel quotidiano, a casa, in chiesa, a scuola, con gli amici. Nel suo diario scrisse: “Aspetta con calma e avrai tutto ciò che desideri”; “L’uomo deve fare solo ciò che può fare e non ciò che vuole fare, altrimenti diventa solo causa di disastri. Semina la pazienza-Verso la fine della settimana, prepara la semina dei chicchi di grano. Prendi un sottovaso metti un poco di terra, colloca i semi. Sistemali in un luogo buio e innaffia regolarmente e pazientemente. Piano piano vedrai la piantina crescere e il Giovedì Santo la potrai portare in chiesa per adornare l’altare della Deposizione.