Governabilità grillina?

di Rita Occidente Lupo

Dopo il voto, ancora più caos nel Paese, che anche se ha registrato un’ascesa azzurra ed una batosta per il Pd, che aveva ormai la vittoria in tasca, pone sul podio con il 25% il comico Beppe Grillo. In campo la sua rabbia, la sua veeemenza contro il sistema imperante, a tal punto da accreditarsi il titolo di  fustigatore a destra ed a manca, incapace di dialogare col bipolarismo ormai crollato. Una Seconda repubblica che può solo guardare imperterrita sgretolarsi un sistema, compreso quel Porcellum elettorale, che porta ad un avvitamento su se stesso, più che ad un assist per poter finalmente pensare a come uscire da una crisi stagnante che prostra il bel Paese. E se la Grecia ancora docet, mentre i grillini spuntati come funghi un po’ ovunque, nell’unica convinzione di voler mutar marcia, con un voto di protesta, si scartano consensi, a caccia di maggioranza per le due camere. Impossibile per quella alta, ma con margini ai limiti del sorpasso delle percentuali per il Centrosinistra alla bassa, in ossequio ai sondaggi recenti: il ribaltamento non porta in ogni caso ad una condizione di governabilità. Maggioranza tecnica in emergenza, con maggioranza relativa al Senato e di poco la vittoria alla camera. Che vede pantofole e tv per l’ex presidente di Montecitorio: Fini esce di scena, mentre Casini, cenerentola dei consensi, entra in quanto meno votato. La legge elettorale ha rivelato tutte le sue falle, con un maggioritario che, nel momento in cui registra rappresentatività regionale, per il premio di maggioranza finsice d’imbrogliare le acque quando si creano casi anomali. Intanto Grillo esulta per il suo trionfo, che ha tastato il dissenso ovunque, dal Veneto alle Marche. E non sembra propenso a voler accettare sintonie dall’una o dall’altra parte. Mentre la paura di riandare alle urne in breve tempo, spegne entusiasmi azzurri, il Paese si chiede fino a che punto la partecipazione al voto sia stata solutiva, per poter finalmente capire come andare avanti nella babele. Ciò che comunque appare lapalissiano, Grillo, forza del consenso, in Sicilia almeno stringe la mano per la coalizione! 

 

Un pensiero su “Governabilità grillina?

  1. Gentile direttrice N.D. Rita Occidente Lupo, direi che non è stata tanto la rabbia del neo- eletto onorevole Dr Grillo a scompigliare l’apparato partitico del nostro amato Paese, ma i veri protagonisti , secondo me, sono stati quelli che hanno votato, in quest ‘ultima tornata elettorale, Beppe grillo, solo perchè desiderano un cambiamento radicale , smontando radicalmente le vecchie teorie della politica che non ha saputo apportare benessere ai cittadini, specie a quelli più svantaggiati e che si sentono esclusi da quelle energie economiche che hanno una sola direzione: quella che conduce ai più agiati e ricchi di questo Paese. Allora ben venga un maggiore afflusso di consensi per questo “Grillo” che, pare, voglia salvare l’Italia dai vari e numerosi scandali che affogano l’economia nazionale

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